Biathlon - 08 settembre 2022, 13:00

Biathlon - "Ciao Irene"; Carrara, Comola e Runggaldier salutano Irene Lardschneider dopo il suo ritiro

Biathlon - "Ciao Irene"; Carrara, Comola e Runggaldier salutano Irene Lardschneider dopo il suo ritiro

È passata già una settimana dall'addio al biathlon di Irene Lardschneider, una delle atlete più promettenti del movimento azzurro dopo le tante vittorie a livello giovanile. La gardenese delle Fiamme Gialle ha lottato fino all'ultimo nel tentativo di tornare a essere competitiva, ma è stata costretta a piegarsi ai tanti infortuni che l'hanno frenata nel corso delle ultime stagioni.

Il suo addio non è passato ovviamente inosservato nell'ambiente, tanti gli azzurri che le hanno mandato un messaggio e le hanno augurato il meglio per il suo futuro.

Fondo italia ha raccolto però i pensieri di tre atlete che oltre a essere state sue colleghe, sono prima di tutto amiche, come Michela Carrara, Samuela Comola e l'ex biatleta Alexia Runggaldier. Le prime due hanno fatto parte delle nazionali giovanili insieme a Lardschneider, la terza, invece, da gardenese, è sempre stata molto legata a lei anche quando la mediagliata mondiale di Hochfilzen gareggiava in Coppa del Mondo ed Irene era ancora un'atleta delle nazionali giovanili.

MICHELA CARRARA: «Quando Irene mi ha chiamata per informarmi della sua decisione, le ho subito detto che la condividevo appieno ed aveva tutto il mio supporto. Mi ci è voluto però qualche giorno per assimilare la notizia e ammetto di aver lasciato qualche lacrima nel guardare il suo video di saluto al biathlon. Abbiamo trascorso 7 anni insieme e nel tempo non era più solo una compagna di squadra, ma un’amica, una compagna di vita con la quale parlare di ogni cosa. Abbiamo faticato, riso e passato un sacco di momenti insieme, belli e brutti. Già mi sale la malinconia a ripensare a tutto il tempo trascorso insieme. È stata un’atleta forte e determinata, con tanta voglia di fare e migliorarsi, ci siamo aiutate a vicenda e la ringrazio perché sicuramente è stato un punto di riferimento per me dai primi anni di squadra junior, ognuna aveva i suoi punti di forza che aiutavano l’altra a migliorare.
Ma come già le ho detto, si chiude questo capitolo e le si apre un libro ancora tutto da scrivere. È una ragazza in gamba con tantissime doti, sono sicura che si toglierà molte soddisfazioni anche in questa nuova avventura che sta per cominciare. Le auguro il meglio in tutto quel che verrà, so che continueremo a sentirci perché l’amicizia che si è creata negli anni sicuramente continuerà.
E ora dato che avrà più tempo per organizzarsi le toccherà venire in Valle D’Aosta a trovare le sue compagne valdostane»
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SAMUELA COMOLA: «Ho incontrato Irene per la prima volta ai Campionati Italiani Giovanili, quando ancora sparavamo con l’aria compressa e allora ci siamo conosciute. Da lì, essendo coetanee siamo cresciute praticamente di pari passo. Abbiamo condiviso le prime esperienze internazionali e molti anni di squadre nazionali. Ci sarebbero troppi momenti divertenti da raccontare! Mi limito a dire che è sempre stata un’ottima compagna di squadra, sorridente, con una forza di volontà invidiabile, con la giusta dose di positività e con la risata contagiosa. Grazie Irene per aver ascoltato le mie “stupidate” per tutti questi anni (ride, ndr).
Ora non mi resta che augurarti tutto il meglio per il tuo futuro. A presto».

ALEXIA RUNGGALDIER: «Ho visto Irene allenarsi sempre con grande passione e dedizione. Con la decisione di ritirarsi dimostra grande coraggio e forza, ma mi dispiace tanto per lei. Sono sicura che in futuro otterrà tante soddisfazioni anche al di fuori dello sport, perché ha tante doti, un bellissimo carattere e perché se lo merita. Un episodio che ricordo con particolare piacere, è il nostro viaggio di ritorno da un raduno a Ramsau. Eravamo da sole in macchina, visto che dovevamo andare in Val Gardena, quando siamo tornate da un raduno a Ramsau ed eravamo in macchina solo noi due. Abbiamo inizato a mettere diverse canzoni, tipo Vigiland o Backstreet Boys, e le cantavamo a squarciagola! Abbiamo riso tanto durante quel viaggio. Sono quei momenti che oggi fanno sorridere e ricordo con piacere».

G.C.

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