Sport vari - 30 ottobre 2022, 23:30

Short Track - Pietro Sighel e la staffetta azzurra femminile bronzo a Montreal

Short Track - Pietro Sighel e la staffetta azzurra femminile bronzo a Montreal

Pietro Sighel chapeau! Grande impresa quella messa a segno poche ora fa dal pluri medagliato olimpico classe 1999, Pietro Sighel, splendido terzo nella finale dei 500 metri.

Sull’oval ghiacciato dell’Aréna Maurice-Richard di Montreal sede della giornata conclusiva del primo atto del “Isu Short Track Crystal Globe Trophy”, Sighel ha riportato sul podio della specialità quel tricolore che mancava da ben 13 anni. Correva infatti l’anno 2009 quando l’attuale allenatore azzurro Nicola Rodigari, a  Dresda  e sempre  sui 4,5 giri dei 500 metri, faceva sua la terza piazza.
L’impresa messa a segno quest’oggi da Pietro Sighel è stata davvero magistrale, perché essendo arrivato in finale da ripescato causa caduta nelle semi provocata dal kazako Nikisha, Sighel partiva sulla linea dello start dalla posizione più esterna la 5^. Sopravanzato già in partenza il canadese Pellettier, Sighel ad un giro dal termine ha messo nel mirino l’altro canadese Pierre-Gilles superandolo con grande grinta e determinazione all’interno, andando a chiudere in terza posizione alle spalle del padrone di casa Dubois e del sud coreano Lee secondo.
Emozioni azzurre che una mezz’ora dopo sono tornate di nuovo vive grazie alla staffetta femminile. Nella finale A, Elisa Confortola, Gloria Ioriatti, Arianna Sighel ed Arianna Valcepina sono state sempre sulle code delle olandesi -campionesse olimpiche in carica della specialità- e delle canadesi, chiudendo in terza posizione   davanti agli Stati Uniti. 

Galvanizzati dal risultato delle compagne, da lì a poco anche il quartetto azzurro maschile composto da Andrea Cassinelli, Thomas Nadalini, Pietro Sighel e Luca Spechenhauser entrava sul ghiaccio con il chiaro intento di mettersi al collo una medaglia. Impresa praticamente riuscita sino a 10 metri dalla finish line dei 5000 metri di staffetta, quando un lanciatissimo Pietro Sighel in piena fase di rimonta, all’ultima curva tentava un sorpasso per la seconda piazza “toccando” e facendo ruzzolare sui materassi di protezione il kazako Kazhgali. Il verdetto decretato beffardamente dall’ottimo giudice italiano Alessandro Mauri,  è stato perentorio con la squalifica dell’Italia ed un podio ufficiale composto da Corea del Sud, Kazakistan e Canada apparentemente  fuori dai giochi al 41esimo giro causa caduta.

Peccato davvero per gli azzurri ma che dalla loro parte hanno la consapevolezza che possono essere della partita già dal prossimo fine settimana quando il circuito di coppa del mondo si sposterà sul ghiaccio americano di Salt Lake City.  E chissà se negli States si rivedrà in pista la forte nazionale ungherese assente in questa prima tappa. Tra le assenze eccellenti anche naturalmente la Russia esclusa dall’Isu per gli ovvi e rinomati motivi legati alla guerra in Ucraina, nazione quest’ultima che in questa occasione non ha schierato alcun atleta.

Per ciò che riguarda le altre finali di giornata, una menzione d’obbligo la merita la giovane 21enne olandese Xandra Velzeboer la quale dopo aver fatto suoi i 1000 metri nella prima tornata di ieri, oggi ha stravinto anche i 500 metri facendo segnare un tempo al giro da record. Per la figlia d’arte un bel 8 secondi e 38 centesimi stampato il terzo giro, da appuntarsi sul diario di allenamento, un tempo di un solo decimo superiore rispetto ai migliori colleghi uomini. Per la Velzeboer unica donna in questo fine settimana a scendere sotto i 42”, un best time di 42”123, 187 millesimi di secondo sopra il record del mondo che appartiene alla canadese Boutin fatto segnare nel 2019 sullo “fast ice” di Salt Lake City. E chissà mai che proprio da venerdì prossimo proprio nella citta olimpica americana, la biondissima Velzeboer non vada a caccia pure del world record.

 “Orange” a segno anche nella finale dei 1000 metri 2, grazie alla “wonder woman” Suzanne Schulting.  Canada e Canada tra il tripudio del pubblico esperto dell’Arèna Maurice-Richard oltre che per la vittoria di Dubois nei 500 metri anche per quella del suo Pascal Dion nella bella finale dei 1000 metri 2.  A vincere la staffetta mista sui 2000 metri, la Corea del Sud sul Belgio ed il Canada.

Katja Colturi

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