Sci di fondo - 13 dicembre 2022, 17:30

Lo Spunto di Zorzi - "Mocellini che grande numero. E' un ragazzo che si merita molto"

Lo Spunto di Zorzi - "Mocellini che grande numero. E' un ragazzo che si merita molto"

Il secondo posto di Simone Mocellini nella sprint di venerdì non può non essere il trampolino di lancio per la consueta analisi di Cristian Zorzi che torna su quello che ha raccontato il week-end di Beitostolen in cui le buone notizie per il team azzurro non sono mancate, in attesa di tornare sulle Alpi con l'ultimo atto prenatalizio di Davos, dove tornerà in pista anche il campione olimpico di Torino 2006, oggi impegnato con la nazionale di Andorra che ha preferito rinunciare per ragioni tecniche all'ultima tappa del tour nordico di inizio stagione.

MOCE, SA LAVORARE COL SORRISO - "Ragazzi che numero che ha fatto Simone Mocellini. Lo conosco bene da una vita, so che è un ragazzo in gamba e che sa lavorare e capire come muoversi. Si è fatto le ossa in questi anni, fuori e dentro i gruppi nazionali, senza mai perdere la bussola. Anzi, insieme alla sua ragazza Francesca Franchi si sono dati man forte l'uno con l'altro per uscire da momenti complicati. Simone ce l'ha fatta e l'abbiamo visto venerdì, Francesca arriverà a breve. Sono due atleti che mi sono sempre piaciuti, insieme hanno dimostrato di saper resistere alle pressioni e si sono abituati a lavorare bene, col sorriso, senza farsi travolgere dal clima non sempre idilliaco.

Uno come Simone può dare molte soddisfazioni in futuro: dal punto di vista tattico è stato perfetto. D'accordo, in semifinale ha rischiato un tantino, ma in Coppa del Mondo bisogna saper accettare anche le scelte altrui e non sempre si può fare quello che si vuole. Anche il contatto con Golberg in finale fa parte del gioco: succede, ma è stato bravo a non farsi condizionare e a mantenere la lucidità. E che sorpresa vederlo venire su così forte in salita: no ragazzi, Simone non è un fuoco di paglia, lo vedrete".

APPLAUSI AGLI SKIMAN - "Per tutto il week end gli sci azzurri sono stati una bomba. Gli skiman del classico hanno fatto un lavoro straordinario ed i ragazzi ne hanno logicamente approfittato. In condizioni di neve così complicati, avere sci performanti fa una differenza sostanziale e si è capito subito che gli italiani avevano trovato il compromesso migliore".

RISULTATI INCORAGGIANTI - "Credo che il risultato di Simone di venerdì abbia contribuito a tranquillizzare il clima all'interno del gruppo. I ragazzi e le ragazze mi sembravano più distesi ed in pista si sono viste cose importanti, sia con Caterina Ganz che sa crescere di colpi quando il gioco si fa duro e quando serve andare via in alternato, sia con Francesco De Fabiani e Diddi Nöckler. Ecco, non me l'aspettavo già così in alto in classifica: il suo stile forse non era ideale nelle condizioni, ma la sua ritmica gli ha permesso di andare davvero forte; l'avrei visto sicuramente a punti, ma non addirittura in top15. Davvero bravo".

GLI ALTRI - "Golberg è in una forma pazzesca e può vincere di fatto su ogni distanza, anche se lo squadrone norvegese nel complesso mi ha un po' deluso. Bene Nadine Fähndrich che dopo ave cambiato materiali nel corso dell'estate passando a Salomon sta trovando il bandolo della matassa e credo che la neve particolarmente fredda di Beitostolen l'abbia aiutata nel trovare sci più adatti a lei rispetto alle prime tappe. Ma sappiamo cosa può fare questa ragazza. Poi scusatemi, l'ho già detto le scorse settimane e mi ripeto: non si possono vedere gare con così pochi partenti; mi piange davvero il cuore".

LA STAFFETTA MISTA - "Me la sono proprio goduta da casa. Credo che sia stata una gara molto interessante da seguire, con belle sfide e confronti divertenti come. Ecco, ho qualche dubbio sulle scelte tattiche dell'Italia e non vedo l'ora di arrivare a Davos per chiedere qualche parere ai tecnici azzurri. Io avrei fatto scelte diverse anche per tutelare gli atleti che rischiano di subire un contraccolpo di non poco conto se messi di fronte a prove così complicate da gestire. Credo che se si sappia di non essere competitivi, si possa tranquillamente decidere di non gareggiare e non deve essere una vergogna".

ED ORA A DAVOS - "Saranno due giorni impegnativi anche per la quota dopo settimane passate al nord. Nella sprint forse tornerà Pellegrino e sono curioso di vedere come sarà il clima in squadra dopo un fine settimana così positivo. La 20km a skating sarà dura e credo che fondamentale sarà trovare la scia giusta, anche se gli italiani hanno sin qui dimostrato di non attraversare un momento particolarmente positivo in tecnica libera. Ed attenzione ai francesi: a Beitostolen hanno fatto vedere che stanno crescendo e sabato me li aspetto in primissima linea".

Luca Perenzoni

Ti potrebbero interessare anche:

SU