Salto - 20 settembre 2023, 15:00

Salto con gli sci – Nuove regole per la sicurezza, ma le tempistiche lasciano dubbi

Salto con gli sci – Nuove regole per la sicurezza, ma le tempistiche lasciano dubbi

Qualche giorno fa, alla vigilia della sua prima competizione dopo la rovinosa caduta di Planica, Peter Prevc ha espresso le su perplessità per il cambio di regolamentazioni sulle attrezzature per la prossima stagione, nonostante i test e i lunghi allenamenti estivi. Per capire la natura delle sue lamentele, però, facciamo un passo indietro: nello scorso mese di maggio, nel corso del Meeting FIS di Dubrovnik, il Salto con gli sci ha visto implementare nuove regolamentazioni; oltre al divieto dei prodotti fluorati per trattare gli sci e le misurazioni del corpo con uno scanner laser, diversi cambiamenti sono stati richiesti sugli sci.

Uno dei più importanti riguarda l'obbligo delle safety straps: in questo modo, anche in caso di problemi all'attacco, l'atleta non perderebbe completamente il controllo dello sci e ci sarebbero comunque le condizioni per atterrare in tutta sicurezza. Sarà inoltre obbligatorio per ogni atleta montare dei fermi sugli sci, allo scopo di impedire che questi scivolino in modo incontrollabile e ad alta velocità in caso di caduta in fase di atterraggio, riducendo considerevolmente il rischio di lesioni per gli atleti e altre persone. La FIS ha stabilito infine nuovi standard anche per gli scarponi, riducendo al minimo l'altezza della suola dello scarpone e l'altezza complessiva in piedi sullo sci.

Queste piccole modifiche sono state apportate pensando alla sicurezza durante le competizioni ma, come tutti i cambiamenti, non tutti le hanno accolte favorevolmente. È il caso della nazionale slovena, che questa estate ha lavorato lungamente per adattarsi alle nuove richieste della FIS.

"Sono stato critico e lo sono tuttora. Solo che non capisco certe decisioni” ha dichiarato Robert Hrgota questa estate a Siol.net “La sicurezza è sempre stata il principio guida nel nostro sport, ma con le nuove regole ci stiamo allontanando da questo punto importante. Il salto con gli sci è sempre andato verso di velocità sempre più basse, curve di volo sempre più in basso, il che a sua volta significa maggiore sicurezza, di conseguenza anche i salti più lunghi erano più sicuri. Nell'ultima stagione, tutti i voli estremi sono avvenuti a causa di errori della giuria e non a causa dell'attrezzatura. Ma con questo nuovo equipaggiamento, mi domando come sarà”. Le perplessità maggiori da parte dell'allenatore sloveno sono rivolte alle nuove suole, più piccole che in passato “Non capisco perché ci siano suole più piccole. È logico che una suola più grande sia più stabile, lo sci è stabile, l'attrezzatura è stabile. Più piccola è una cosa, meno impatto ha. Non capisco perché sia stata adottata. Finora le regole sono state scritte bene, se solo i controlli fossero implementati meglio." C'è fiducia, invece, per il nuovo metodo di misurazioni "Spero, credo, che con lo scanner le misurazioni saranno più giuste. Ma vedremo cosa significherà nella pratica."

Da Anze Lanisek a Peter Prevc passando per suo fratello Domen sono tutti convinti che non ci saranno grandi problemi o differenze in termini di risultato. Le loro critiche, invece, sono rivolte alle tempistiche: un cambiamento sull'attrezzatura approvato solo a metà maggio, costringe gli atleti infatti a dedicare gran parte della loro preparazione estiva all'adattamento alle nuove attrezzature. "Gli atleti combattono da molto tempo affinché le regole che vengano decise il primo marzo” ha spiegato Peter Prevc nel corso di un raduno di squadra, lo scorso giugno “in modo che alla fine della stagione possano almeno essere testate e gli sviluppatori possano sapere cosa fare all'inizio di aprile. Ma no, le regole vengono fissate il 20 aprile, poi vengono confermate il 15 maggio. Poi segue la prima gara il 15 luglio, quando ognuno dà la propria interpretazione del regole. E puoi realizzare la tuta giusta per l'inverno solo ad ottobre." 

Federica Trozzi

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