Sci di fondo - 25 ottobre 2023, 10:30

Sci di fondo - Il Consiglio FIS deciderà oggi sul futuro di russi e bielorussi in Coppa del Mondo: la rabbia degli svedesi per un possibile ritorno

Sci di fondo - Il Consiglio FIS deciderà oggi sul futuro di russi e bielorussi in Coppa del Mondo: la rabbia degli svedesi per un possibile ritorno

Quasi un mese fa, alla fine di settembre, nel corso del Meeting autunnale FIS di Zurigo, il quotidiano svedese Aftonbladet preannunciava come cosa certa l’esclusione degli atleti russi e bielorussi dalla Coppa del Mondo 2023-24. E invece il destino non era poi ancora così segnato. L'assemblea di Zurigo non aveva infatti il diritto di decidere sulla questione, che appartiene invece al Consiglio FIS, che si riunirà oggi. La decisione in merito alla questione sarà affrontata questo pomeriggio dal massimo organo direttivo della Federazione Internazionale Sci, che deciderà se dare il via libera o meno alla partecipazione della Russia alla Coppa del Mondo.

«Oh. Pensavo avessero già deciso» ha esclamato la svedese Maja Dahlqvist ad Expressen, alla notizia «Penso, come ho sempre pensato, che ci sia una guerra: non dovrebbe essere permesso loro di competere.»

Della stessa opinione sono un po’ tutti i fondisti della nazionale svedese contattattati da Expressen, nessuno di loro vorrebbe vedere gli sciatori russi sulla linea di partenza tra appena un mese a Ruka, nella prima tappa della Coppa del Mondo.

«Sarebbe un duro colpo per molte persone. Molto strano» ha detto William Poromaa

Calle Halfvarsson ha usato parole ancora più forti, motivando la sua opinione sulla base di un argomento molto delicato: il doping.

«La stagione è troppo vicina per prendere una decisione del genere. Sarebbe un disastro. Ad un certo punto in futuro, penso che dovrebbe essere loro permesso di tornare, ma non ora. Prendiamo i controlli antidoping. Non ho una visione completa, ma presumo che non ci sia stato quasi nulla del genere con gli atleti russi. E se sono stati a casa e si sono allenati senza la supervisione della Wada (l’agenzia antidoping, ndr), è sbagliato che possano tornare adesso.»

La vincitrice della Coppa di sprint 2019-20 Linn Svahn è altrettanto chiara sul suo pensiero. «È tragico che i singoli atleti si trovino nei guai, ma non vedo che dovremmo aprirci ai russi. Dico la stessa cosa che ho detto l'anno scorso: non voglio stare alla partenza contro i fondisti russi».

I paesi scandinavi sono sempre stati uniti e molto chiari nella loro opposizione alla partecipazione di russi e bielorussi alle competizioni internazionali finché la guerra in Ucraina continuerà senza sosta. Non è così in altri Paesi e questo preoccupa il fronte nordico, soprattutto alla luce della decisione del CIO di aprire alla partecipazione di Russia e Bielorussia ai Giochi Olimpici del 2024, pur sotto bandiera. Per questo motivo i delegati di Norvegia, Svezia e Finlandia all’interno del Consiglio Fis si sono incontrati telefonicamente nella giornata di ieri (martedì) per parlare prima della fatidica riunione di oggi. 

Federica Trozzi

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