Nella giornata odierna è iniziata la stagione 2023-24 dello sci alpino, e non sono mancati i colpi di scena in pista e fuori. Federica Brignone si è piazzata in seconda posizione, ottenendo un podio che a Soelden ormai è tradizione per l'Italia in campo femminile ma, soprattutto, il colpo di scena riguarda la norvegese Ragnhild Mowinckel. Quest'ultima è stata squalificata al termine della prima manche, chiusa in sesta posizione a pochi decimi dal podio. Poco prima dell'inizio della seconda prova, è giunta la notizia della squalifica della medagliata olimpica che, in lacrime, si è così espressa ai microfoni. "Non stiamo cercando di imbrogliare. Siamo tutti preoccupati per questa nuova regola". Mowinckel si riferisce al fatto che, così come nelle discipline nordiche, il fluoro è stato bannato per ragioni ambientali. Sarà quindi un "anno zero per tutti", e ci prepariamo a vederne delle belle. Alcuni atleti di grido dello sci di fondo azzurro (Pellegrino e De Fabiani) si erano espressi a Fondo Italia non nascondendo qualche perplessità.
"Non sono per niente tranquillo – proferì il valdostano del CS Esercito a Fondo Italia – ci sono molte cose da chiarire, perché è una novità per tutti. Credo che questo passaggio al no fluoro sarà complicato, soprattutto perché porta con sé un sacco di componenti in più da controllare. Una delle cose più difficili sarà dover consegnare gli sci prima della gara, quando si sa benissimo che nello sci di fondo le condizioni della neve cambiano molto velocemente. Infatti, la cosa importante è sempre stata riuscire testare fino all’ultimo momento utile per presentarsi al via con gli sci migliori possibili, perché basta un po’ di sole che scalda, una nuvola, la temperatura che si abbassa o si alza e la neve cambia tanto" concluse un dubbioso Chicco Pellegrino.
Anna Comarella, invece, sottolineò il fatto che tutte le squadre dovranno cambiare la routine di preparazione alle gare, poiché tutti gli atleti dovranno consegnare gli sci ai funzionari FIS prima della gara e dopo. Allo stesso tempo, Francesco De Fabiani auspicò che i controlli siano attendibili, cosa che è tutto tranne che sicura, anche se i test della FIS sembrano aver avuto risvolti positivi dopo qualche difficoltà iniziale. "Difficile gareggiare sapendo che potresti essere squalificato senza nemmeno aver barato" ha affermato a Fondo Italia.
L'allenatore della Norvegia alpina femminile Skårdal ha dichiarato a NRK che tutti il Team si è preparato molto bene, e che l'atleta è stata "vittima di un'ingiustizia". Ha aggiunto: "Si è verificato un errore di cui non avevamo assolutamente cognizione di causa. Nessun team vuole imbrogliare, Ragnhild è una vittima innocente". Vedremo che sviluppi si verificheranno all'aprirsi delle stagioni di sci nordico e biathlon, la sensazione è che ci possa essere da divertirsi soprattutto nelle prime tappe delle varie Coppe del Mondo. Le squalifiche potrebbero non mancare così come le polemiche che per forza di cose si solleveranno laddove atleti di vertice come Mowinckel si ritroveranno fuori dalla classifica. Ultimo, ma non meno importante, ci sarà da attendere ore dopo la fine delle gare per avere la classifica ufficiale, poiché tutti i test "anti-fluoro" dovranno essere effettuati.
Ricordiamo che c'è un limite alla quantità di fluoro riscontrabile ai controlli post-gara o, in questo caso, post-manche. E' quindi possibile che si verifichino casi in cui, con gli sci, si possa raccogliere del fluoro dalla neve e che il test risulti positivo. Oppure che, nonostante i tentativi di "grattarlo via" ed eliminare ogni traccia, ne sia rimasto un po' sulla superficie inferiore dell'attrezzo. In questo, caso, stando alle dichiarazioni del capo allenatore norvegese Skårdal, pare proprio essersi verificata una di queste opzioni. Il fatto curioso è che, però, il limite sarebbe stato superato nonostante la soglia di tolleranza.