Biathlon - 17 novembre 2023, 15:00

Biathlon - Parla Fillon-Maillet: "Voglio tornare il miglior biatleta del pianeta. Bø? Se perde la mano diventa battibile!"

Biathlon - Parla Fillon-Maillet: "Voglio tornare il miglior biatleta del pianeta. Bø? Se perde la mano diventa battibile!"

Una settimana al lancio della coppa del mondo! Quentin Fillon-Maillet, campione del mondo in staffetta in carica, non ha nascosto le sue grandi ambizioni per la stagione a venire: ritornare il miglior biatleta del pianeta!. "E' stato un avvio di stagione un po' complicato, però tutto si è rimesso a posto in concomitanza col Summer Tour di La Feclaz. Ho continuato a progredire, ma chiaramente ci sono ancora alcuni punti interrogativi, com'è normale che sia quando non ti confronti con i tuoi avversari da così tanto tempo" afferma Quentin a NordicMag. 

Ricordiamo che la Francia del biathlon ha subito un cambio della guardia. Simon Fourcade è infatti divenuto il capo-allenatore. "Avevamo sicuramente bisogno di una nuova guida tecnica, ciò ha dato nuova linfa. Conoscevo molto bene Simon come atleta, così come conoscevo Jean-Pierre Amat, che era il mio allenatore quando ero Juniores" dice il campione olimpico di Pechino. Nella passata stagione, Fillon Maillet non ha conquistato ciò che avrebbe voluto, anche per via del dominio di Johannes Boe. Ricordiamo però che nel 2022-23, era stato capace di tenergli testa per tutta la durata della stagione, e si era messo al collo ben 2 ori olimpici individuali.

"Patrick (Faivre, ndr) - aggiunge - resterà nel nostro cuore, e probabilmente continuerà a darci una mano durante la Coppa del Mondo. I rapporti, per funzionare come si deve, devono restare sani e, personalmente, non c'è nessuna animosità con lui!". Ricordiamo che quest'anno la Francia non avrà la tappa di "casa" a Le Grand-Bornand e, inoltre, ci sarà una nuova località: Lenzerheide. "Dal mio punto di vista non ci sono grandi cambiamenti, perché i miei avversari e il format di gara rimarranno gli stessi. Solo il contesto di gara di Lenzerheide sarà nuovo, sono già stato a Soldier Hollow e Canmore. In definitiva, non c’è molta preoccupazione al riguardo. Manca solo Le Grand-Bornand. Di solito quella tappa ci tiene con il fiato sospeso fino alla fine di dicembre. Poi forse, ci è più facile gestire la stagione senza fare questo passaggio. Dobbiamo gestire tutte le emozioni e gli aspetti extra-sportivi durante quella settimana. Riassumendo, non ho guardato il calendario e non ho una strategia particolare! Ci sono solo gare da vincere" afferma il 31enne.

Parlando di obiettivi, quest'anno il francese di punta della squadra, potrà raggiungere traguardi importanti. Uno su tutti, quota 50 podi individuali (al momento è fermo a 44 con 14 vittorie). “Dopo l’anno olimpico in cui ho vinto quasi tutto, sarebbe difficile puntare ad un livello più basso. Ho sempre ambizioni molto grandi e punto al Grand Slam con la grande sfera di cristallo, che non sarà propriamente facile, e ad una vittoria individuale ai mondiali, più accessibile di quella generale perché in una gara tutto è possibile. Nella staffetta rimetteremo in gioco con i ragazzi il nostro oro mondiale, quindi ci sarà una forte volontà di conservare questo titolo" spiega un carichissimo Quentin.

Per quanto riguarda gli avversari, o meglio, l'avversario: "Johannes [Thingnes Bø], è un atleta che ha pochi difetti perché è molto stabile nelle sue prestazioni sugli sci, il che significa che non è facile trovarlo in questa zona. Ma non è del tutto invincibile. L'anno dei Giochi, scoprì di non avere più alcuna possibilità e interruppe la sua stagione. Uno dei suoi punti deboli è essere completamente battibile quando perde la mano". “Inoltre, è un tiratore sempre più esperto che inizia ad avere statistiche migliori, ma è accettabile. Il mio obiettivo è ottenere grandi statistiche nel tiro per compensare il gap che potrei avere nello sci. Detto questo, darò comunque il massimo in pista per competere con lui! Secondo me è battibile. Per questo punto a vincere la generale".

Riguardo al fluoro, la grande novità regolamentare che IBU e FIS hanno adottato da questa stagione, Fillon-Maillet conferma che i tempi di percorrenza saranno più lunghi. "Senza fluoro bisognerà abituarsi all’idea che le gare saranno più lente di quasi un minuto al giro sui 3,3 chilometri utilizzati per le sprint. Questo sarà un nuovo punto di riferimento da adottare, ma, allo stesso tempo, il 95% delle volte che scio senza fluoro in allenamento. Dovremo semplicemente abituarci al fatto che scivoleremo un po’ meno. L’unica vera differenza - aggiunge - è che verranno testati altri prodotti e nessuno ha ancora troppa esperienza in materia per poter dire cosa questo darà davvero" conclude.

L M

Ti potrebbero interessare anche:

SU