A quasi due mesi di distanza dal primo appuntamento stagionale, tornano le staffette miste nella Coppa del Mondo di biathlon. Sulle nevi altoatesine di Anterselva, come da tradizione, sarà la single mixed ad aprire i programmi di gara. Diversi gli esperimenti da parte degli staff tecnici per trovare la coppia più performante in vista della rassegna iridata, rispetto alla competizione di Östersund tra le nazioni di vertice solo Austria e Italia hanno mantenuto i medesimi atleti. La Svezia, pettorale numero 1 dati i risultati ottenuti in stagione, ha sostituito Hanna Öberg con Mona Brorsson, sta vivendo uno dei suoi migliori momenti della carriera. La Norvegia si presenta con due conoscitori di questo format Ingrid Landmark Tandrevold e Vetle Sjaastad Christiansen. La terza superpotenza, la Francia, conferma Julia Simon, mentre al maschile subentra Emilien Jacquelin, la pausa natalizia ha giovato al transalpino, ma aver tolto Fabien Claude può essere stato un azzardo.
In una meravigliosa giornata di sole venticinque nazioni hanno preso parte alla competizione vinta per la prima volta in Coppa del Mondo dalla Germania (0+1), composta da Vanessa Voigt e Justus Strelow. Hanno commesso un solo errore al poligono, non scrivono la storia di questo format, ma è comunque la miglior prestazione al tiro di sempre nella single mixed. Il secondo posto è stato colto dalla Norvegia (0+8), grazie al contributo dell’atleta escluso dalla tappa di Oberhof. Chiudono il podio gli esperti austriaci (0+4) Lisa Theresa Hauser e Simon Eder, nonostante l’età e le difficoltà di quest’anno sono sempre da tenere in considerazione.
L’Italia (1+6) schierava la coppia Rebecca Passler e Lukas Hofer. I tempi di rilascio colpi della originaria di Anterselva, sommati alla scaltrezza di Hofer nel ripartire dalla piazzola, sono due punti di forza da non sottovalutare in un format così veloce e per certi sensi caotico. Il piazzamento finale per la squadra azzurra è un convincente 4° posto, a dirla tutta con rammarico. Rebecca Passler è finita nel giro di penalità dopo il primo poligono complicando la possibilità di ottenere un risultato di prestigio. La prima delle due frazioni di Lukas Hofer ha visto l’altoatesino esprimersi al suo meglio, sugli sci è stato uno dei migliori e ha concluso con il secondo tempo totale nel segmento di gara. Ben diversa la prestazione di Passler nella seconda metà di gara, la precisione al poligono ha fatto sì che recuperasse diverse posizioni sopravanzando nazioni di seconda fascia. La rimonta italiana è stata conclusa da uno sfavillante Hofer con lo zero nell'ultimo poligono.
Sin dal colpo di pistola le atlete hanno tenuto alto il ritmo con Julia Simon a tirare il gruppo. A destare curiosità nella serie a terra sono stati i tempi con cui ha chiuso i bersagli la tedesca Vanessa Voigt, difficilmente in passato si era espressa con queste velocità al tiro. A metà gara la Germania ha cambiato davanti a tutti, grazie ai poligoni precisi di entrambi i suoi biatleti, alle sue spalle staccate di una ventina di secondi la Norvegia e la navigata coppia austriaca. L’Italia al secondo cambio si trovava in undicesima posizione staccata di 53 secondi dalla vetta. Emilien Jaquelin nel suo secondo segmento di gara è andato in corto circuito rendendo vano il lavoro della sua compagna. Tra le delusioni odierne va annoverata la Svezia (17° 2+15), sin da subito è sprofondata in classifica per demeriti di Brorsson.
Non sono arrivate all’arrivo della competizione ben sei nazioni: Bulgaria, Giappone, Kazakistan, Romania, Croazia e Lituania.
La staffetta mista tradizionale scatterà alle 14:45, l’Italia si potrà giocare un posto sul podio.
CLASSIFICA FINALE TOP TEN
1° GERMANIA (0+1) 38:58.0
2° NORVEGIA (0+8) +11.2
3° AUSTRIA (0+4) +28.3
4° ITALIA (1+6) +37.9
5° LETTONIA (1+6) +39.1
6° FINLANDIA (0+7) +41.1
7° FRANCIA (2+10) +1:00.1
8° ESTONIA (1+9) +1:05.8
9° STATI UNITI D'AMERICA (2+7) +1:09.5
10° UCRAINA (0+6) +1:09.9
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