Biathlon - 25 aprile 2024, 18:30

Biathlon - Sondaggi IBU: Eric Perrot è la rivelazione della stagione, la Staffetta estone femminile è la Sorpresa dell'inverno

Dmytro Yevenko

Dmytro Yevenko

La Off- Season è quel periodo in cui, senza gare, si aspetta con impazienza la ripresa delle attività, di notizie fresche dagli allenamenti e dai ritiri e, nel frattempo, si traccia un bilancio della stagione invernale passata, ricordando i momenti più significativi.

In un lungo inverno come quello del biathlon, tanti sono i momenti che hanno attirato l'attenzione degli appassionati e le prestazioni che rimarranno nel cuore e nella storia del biathlon sono sicuramente più d'una, ma solo una può essere decretata "la Sorpresa della stagione".

Stando al sondaggio indetto dall'IBU qualche settimana fa, la prestazione che più di tutte ha colpito il pubblico del biathlon non ha ricevuto alcun premio o medaglia, se non l'ovazione delle migliaia di persone radunate nella Vysocina Arena di Nove Mesto e l'ammirazione di quanti, da casa, hanno seguito la staffetta femminile dei Mondiali: parliamo ovviamente dello straordinario quarto posto ottenuto dall'Estonia con la straordinaria prestazione di Regina Oja, Tuuli Tomingas, Susan Külm e Johanna Talihärm.

L'IBU ha però chiesto agli amanti del biathlon di votare anche in un secondo sondaggio, quello per la Rivelazione dell'anno. Non necessariamente l'atleta più giovane che si è imposto sul circuito, ma quello che, grazie a quanto messo in campo tra pista e poligono, si è messo più in mostra in un ambiente tanto competitivo quanto quello della Coppa del Mondo.

Alla fine, a spuntarla, in realtà, è stato proprio un giovanissimo atleta: Eric Perrot. Con la sua vittoria nella Sprint di Soldier Hollow, il francese è stato il primo atleta nato negli anni 2000 a salire sul gradino più alto del podio nel massimo circuito internazionale del biathlon, ma il suo palmares ha già messo in conto due medaglie mondiali, di cui un oro e questo gli ha permesso di superare atleti ben più quotati come l'elvetica Lena Haecki-Gross, anche lei candidata per questo riconoscimento.

F.T.

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