| 12 dicembre 2017, 11:16

Il comitato olimpico russo accetta di gareggiare con bandiera neutrale a PyeongChang 2018

Dovrebbe essere stata rimossa anche l'ultima spada di Damocle in merito alla partecipazione della Russia ai prossimi Giochi olimpici invernali.

Pentaphoto

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“L’ultima parola spetta al comitato olimpico russo” aveva detto Vladimir Putin la settimana scorsa, quando aveva annunciato che da parte del Cremlino non vi era alcuna intenzione di porre veti sulla partecipazione degli atleti russi ai Giochi olimpici invernali di PyeongChang2018 sotto bandiera neutrale, lasciando intendere che il governo sportivo avrebbe anche potuto prendere una decisione diversa da quello politico.

Non è andata così e oggi l’Olympiyskiy Komitet Rossii ha votato all’unanimità di accettare la partecipazione imposta dal Cio in base alle conclusioni della Commissione Schmid.

Dunque i russi potranno sì prendere parte a PyeongChang 2018, senza però rappresentare la propria nazione, bensì gareggiando con la dicitura di “Olympic Athlete from Russia”.

Inoltre tutti gli atleti dovranno ricevere l’approvazione da parte di un’apposita commissione del Cio che verificherà se vengono soddisfatti i requisiti richiesti dal comitato olimpico internazionale, ovvero non essere mai stato sanzionati per aver violato la normativa antidoping ed essersi sottoposto a tutti i test aggiuntivi richiesti in vista dell’appuntamento a Cinque cerchi.

Pertanto dovrebbe essere stata posta la parola “fine” alla questione. La Russia a PyeongChang ci sarà, seppur parzialmente. Ovvero “mascherata” e priva di alcuni elementi di spicco, squalificati dalla commissione Oswald o già finiti nelle maglie dell'antidoping in passato.

Per chiarezza, cliccando sul link al di sotto di queste parole è reperibile l'elenco di coloro che sono stati banditi da PyeongChang2018.

Francesco Paone

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