Combinata | 20 gennaio 2018, 18:36

A Rena è nata la combinata nordica femminile: la prima vittoria è andata a Stefaniya Nadymova

Dopo la cancellazione delle gare di Otepää previste ad inizio gennaio, Rena è diventata la culla della nascente combinata nordica femminile: nella primissima gara della Continental Cup Stefaniya Nadymova ha colto il primo storico successo. Nella competizione maschile vittoria per Thomas Joebstl.

Credits: FIS Nordic Combined

Credits: FIS Nordic Combined

Dopo le richieste insistenti del CIO nel corso degli ultimi anni, quest’oggi si è arrivati al battesimo della Continental Cup della combinata nordica femminile: a Rena (Norvegia) è stata disputata la prima  competizione storica con il format della gundersen con un salto sul trampolino HS 111 e 5 chilometri di sci di fondo.

Sono state 14 le atlete che si sono presentate al via di questa tappa scandinava in rappresentanza di 7 nazioni (Norvegia, Germania, Giappone, Russia, Italia, Repubblica Ceca e Stati Uniti): tra queste è spiccata l’unica azzurra Veronica Gianmoena, la Russia ha puntato su un paio di saltatrici navigate, mentre tutte le altre 11 ragazze sono ancora in età juniores.

A causa delle condizioni meteo avverse quest’oggi non è stato disputato il salto di gara, quindi si è partiti con i distacchi determinati nel Provisional Competition Round disputato venerdì nel primo pomeriggio: in quell’occasione la migliore era risultata la russa Stefaniya Nadymova con un margine risicato sulla tedesca Jenny Nowak e la nipponica Ayane Miyazaki tutte racchiuse in 3.6 punti, al cambio 14’’.

Nel segmento di fondo, disputato percorrendo due volte il circuito da 2.5 chilometri della località dell’Hedmark, le migliori tre del salto si sono ricompattate a menare le danze: la prima che ha dovuto alzare bandiera bianca per la vittoria è stata la leader dell’OPA Alpen Cup Nowak che si è dunque dovuta accontentare del terzo gradino del podio.

La ventitreenne di Kudimkar e la quindicenne proveniente dalla prefettura di Nagano  si sono giocate lo storico successo fino all’ultimo metro, dove la più anziana delle due è riuscita a mettere la zampata vincente. La giovanissima giapponese dal canto suo ha realizzato il miglior tempo di giornata sugli sci stretti davanti alla connazionale Yura Murakami (4^).

La diciassettenne nativa della prefettura di Iwate è partita nel secondo segmento di gara alle spalle della Gianmoena, ma il miglior  motore nel fondo le ha permesso di lasciarla sul posto ed arrivare in solitaria ai piedi del podio. La trentina (5^) ha dimostrato di potersi difendere sul trampolino, ma sugli sci stretti ha pagato decisamente dazio nei confronti delle migliori di giornata.

Un po’ di delusione, invece, per la squadra norvegese: le padrone di casa si sono presentate al via in forze, ma le prestazioni opache nel salto non hanno permesso ad alcuna scandinava di avvicinare le posizioni di vertice. La migliore è stata Gyda Westvold Hansen (7^), mentre la leader del movimento norge Hanna Midtsundstad si è classificata 10^ con una prestazione sugli sci in linea con le nipponiche.

RENA I – HS 111 / 5 KM

1. NADYMOVA Stefaniya (RUS) 16'26''9
2. MIYAZAKI Ayane (JPN) a 0''6
3. NOWAK  Jenny (GER) a 16''6
4. MURAKAMI Yura (JPN) a 1'22''2
5. GIANMOENA Veronica (ITA) a 2'00''6
6. MAURUS Sophia (GER) a 2'33''3

Clicca qui per i risultati completi.

 

 

Nella competizione maschile si è visto ancora una volta uno show nel fondo targato austriaco come una settimana fa a Ruka.

Nel primo segmento di gara il migliore è stato nettamente Harald Johnas Riiber, autore di un salto da 113.5 metri (2.5 oltre il punto HS) con telemark avendo sfruttato il forte vento frontale del momento. Il fratello d’arte ha preceduto altri tre connazionali, gli unici ad aver limitato il distacco entro il minuto.

Tra gli atleti che fanno dello sci di fondo la loro arma più importante, il migliore nel salto è stato Thomas Joebstl (1’38’’) che è successivamente partito poco davanti a Truls Soenstehagen Johansen (2’07’’), Taylor Fletcher (2’17’’), Bernhard Flaschberger (2’26’’) e Lukas Runggaldier (2’33’’). Da questo potenziale trenino Paul Gerstgraser (2’42’’) ha pagato qualche punto di troppo di ritardo, tant’è che nella seconda parte di gara ha condotto l’inseguimento in solitaria.

Nella prova sugli sci stretti il grande protagonista è stato Flaschberger: chilometro dopo chilometro il salisburghese ha raccolto sul tracciato di Rena tutti coloro che l’hanno preceduto sul Renabakkene e soprattutto nell’ultimo giro è riuscito ha staccare abbastanza nettamente molti compagni di rimonta.

Si è giunti  quindi all’ultimo centinaio di metri con una situazione comunque molto incerta con 5 atleti in corsa per il successo di giornata: alla fine è stato Joebstl a spuntarla nella volata ristretta proprio con Flaschberger, mentre il diciassettenne Jens Luraas Oftebro, atleta completo sulle due componenti, ha chiuso sul terzo gradino del podio.

Taylor Fletcher ha dovuto  accontentarsi della quarta piazza appena davanti a Tobias Simon: per il nord americano questa prestazione potrebbe essere fondamentale per strappare un pettorale olimpico, poiché la federazione statunitense farà le proprie scelte in base ai risultati ottenuti in quest’ultimo mese tra Coppa del Mondo e Continental Cup.

La rimonta di Runggaldier è  terminata in 11^ posizione: la top 10 non è stata per nulla lontana quest’oggi  perché il gardenese è giunto al traguardo nel gruppone che si è giocato dalla 6^ piazza di Johansen a seguire. La buona notizia è stata che il veterano azzurro non ha pagato un passivo enorme nei confronti dei migliori saltatori su un trampolino che è molto simile al normal hill dell’Alpensia Resort della Contea di PyeongChang. Un buon risultato domani potrebbe quindi indurre lo staff tecnico italiano a dargli una possibilità a per l’imminente manifestazione a 5 cerchi.

Gli altri due azzurri presenti in Norvegia non hanno demeritato: in un contesto di gara abbastanza qualificato Manuel Maierhofer si è classificato 24°, risultando incredibilmente migliore nel fondo che sul salto, mentre Luca Gianmoena ha chiuso 34°, anch’egli con una buona prova sugli sci stretti.

RENA I – HS 111 / 10 KM

1. JOEBSTL Thomas (AUT) 26’55’’7
2. FLASCHBERGER  Bernhard (AUT) a 0’’7
3. OFTEBRO Jens Luraas (NOR) a 1’’4
4. FLETCHER Taylor (USA) a 2’’7
5. SIMON Tobias (GER) a 4’’2
6. JOHANSEN Truls Soenstehagen (NOR) a 18’’5

Clicca qui per i risultati completi.

Michele Dardanelli

Ti potrebbero interessare anche: