Biathlon | 06 dicembre 2018, 16:24

Yuliia Dzhima perfetta al poligono, vince la 15 km di Pokljuka

La Coppa del Mondo di biathlon femminile si è aperta con "la gara delle occasioni mancate". Non per l'ucraina, che ha colto il suo primo successo.

Yuliia Dzhima perfetta al poligono, vince la 15 km di Pokljuka

La Coppa del Mondo di biathlon femminile si è aperta oggi a Pokljuka con una 15 km estremamente incerta e decisa solamente negli ultimissimi minuti. Tante atlete hanno infatti commesso uno o più errori al poligono, dovendo quindi rinunciare a quel successo che, alfine, è stato conquistato con merito da Yuliia Dzhima.

La ventottenne ucraina ha finalmente coronato l’inseguimento alla tanto agognata prima vittoria della carriera, giunta in una giornata in cui è stata una delle poche a non concedere nulla al poligono. Infatti non ha particolarmente inciso sugli sci stretti, né sparato con grande rapidità. Tuttavia, a differenza della stragrande maggioranza delle avversarie, ha coperto tutti i bersagli.  Suona strano pensare che un’atleta esperta ed estremamente solida come Dzhiima non fosse ancora riuscita a imporsi in Coppa del Mondo, cionondimeno la lacuna è stata finalmente colmata.  

L’ucraina, partita con il pettorale 94, ha sottratto in extremis la maiden victory a Monika Hojnisz, finalmente giunta a quei livelli a cui era attesa da tempo. La polacca ha realizzato il quinto tempo sugli sci, ma un errore all’ultimo poligono l’ha costretta ad accontentarsi della piazza d’onore per soli 5”9. Si tratta comunque del miglior risultato di sempre per la ventisettenne di Chorzow, tornata nella top-three a quasi sei anni di distanza dal bronzo iridato ottenuto nella mass start dei Mondiali di Nove Mesto 2013.

Spira una ventata d’aria fresca sul terzo gradino del podio, occupato da Marketa Davidova. La talentuosa ventunenne ceca si è resa protagonista di una prova maiuscola nel fondo (quarto tempo di giornata) e soprattutto, anziché disunirsi in piazzola, ha mancato un unico bersaglio arpionando di prepotenza il primo top-three della carriera.  

Quarta Paulina Fialkova, autrice della terza performance sugli sci, ma anche di un errore in ognuna delle prime due sessioni di tiro. Quantomeno la ventiseienne slovacca è stata brava a non perdersi d’animo e con un doppio zero nei successivi due poligoni ha persino sfiorato il colpo grosso. Quinta moneta per la lettone Baiba Bendika, capace di far fruttare al meglio il proprio shoot-out in piazzola nel format dove la precisione ha il maggior peso specifico.

Il festival delle nazioni un tempo d’oltrecortina viene interrotto dalle italiane. Lisa Vittozzi e Dorothea Wierer hanno infatti concluso in sesta e settima piazza, divise da pochi secondi. La veneta di scuola friulana ha però mancato un bersaglio in meno rispetto alla più esperta altoatesina. Entrambe possono recriminare per un errore di troppo, senza il quale avrebbero potuto trionfare. Tuttavia questo club oggi conta molte iscritte, compresa la campionessa olimpica in carica Hanna Öberg, ottava.

Ambedue le azzurre di punta sono comunque apparse solide, realizzando rispettivamente il decimo e il diciassettesimo tempo sugli sci. È mancato qualcosa al tiro, ma nella competizione odierna il discorso vale per tante e soprattutto non inficia l’alto livello di competitività messo in mostra. Per quanto riguarda le altre italiane, Federica Sanfilippo è piaciuta nel fondo (quindicesima performance), ma quattro penalità (1+1+0+2) l’hanno relegata al quarantottesimo posto alle spalle di Alexia Runggaldier, che viceversa pur soffrendo sugli sci ha fatto leva sulla propria precisione (0+0+0+1) per strappare i sei punti portati in dote dalla trentacinquesima piazza. Prova da dimenticare in fretta invece per Nicole Gontier (2+3+1+1), ottantanovesima.

Tante le big che si leccano le ferite, a cominciare dalla detentrice della Sfera di cristallo Kaisa Mäkäräinen. La veterana finlandese ha compromesso la sua gara al primo poligono, dove ha mancato ben 4 bersagli, classificandosi trentesima poco dietro ad Anastasiya Kuzmina (1+0+1+1), venticinquesima.

Maluccio la Germania, con la sola Franziska Preuß (decima) a tenere alta la bandiera schwarz-rot-gold. Tuttavia il team tedesco ha l’attenuante di essere orfano di Laura Dahlmeier e ha comunque piazzato sei atlete in zona punti.

Male la Norvegia, che quantomeno si consola con la crescita di competitività di Ingrid Tandrevold (ventottesima nonostante tre errori), tuttavia fra le scandinave la migliore è Marte Olsbu-Røiseland, ventunesima.

Malissimo invece la Francia. Anais Chevalier, diciassettesima, è l’unica transalpina tra le migliori trenta. Disperse le attese Anais Bescond (settantacinquesima) e Justine Braisaz (ottantaduesima).  

Le donne torneranno in pista sabato alle ore 14.15 per la sprint. Alla luce di quanto visto oggi le favorite possono essere considerate l’inossidabile Mäkäräinen e Denise Herrmann, le quali hanno dimostrato di avere margine sugli sci.

Domani invece, sempre alle 14.15, è in programma la sprint maschile.

POKLJUKA – INDIVIDUALE FEMMINILE
1. DZHIIMA Yulia [UKR] (0+0+0+0) 43’06”6
2. HOJNISZ Monika [POL] (0+0+0+1) a 5”9
3. DAVIDOVA Marketa [CZE] (0+0+0+1) a 16”5
4. FIALKOVA Paulina [SVK] (1+1+0+0) a 19”5
5. BENDIKA Baiba [LAT] (0+0+0+0) a 20”8
6. VITTOZZI Lisa [ITA] (0+1+0+0) a 27”1
7. WIERER Dorothea [ITA] (0+1+0+1) a 33”4
8. ÖBERG Hanna [SWE] (0+0+1+1) a 49”1
9. HAUSER Lisa Theresa [AUT] (1+0+0+0) a 55”3
10. PREUß Franziska [GER] (0+0+0+1) a 59”1

Clicca qui per i risultati completi.

 

 

Francesco Paone

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