Salto | 27 dicembre 2018, 20:30

67^ VIERSCHANZENTOURNEE - La leggenda dell'Aquila d'oro sta per arricchirsi di un nuovo capitolo

I principali favoriti per la conquista della storica manifestazione sono Ryoyu Kobayashi e Kamil Stoch. Attenzione però alle sorprese, sempre in agguato.

67^ VIERSCHANZENTOURNEE - La leggenda dell'Aquila d'oro sta per arricchirsi di un nuovo capitolo

I FAVORITI DELLA 67^ EDIZIONE
Alla luce di quanto visto nella parte iniziale di stagione, i principali favoriti sono tre. Sinora l’atleta più brillante in assoluto è stato Ryoyu Kobayashi, come testimoniato dalle quattro vittorie e dai sei podi raccolti nelle prime sette gare. Non va però dimenticato che negli ultimi due anni il saltatore più pimpante di novembre/dicembre (Domen Prevc nel 2016 e Richard Freitag nel 2017) è poi uscito dalla Tournée con un pugno di mosche, seppur per ragioni completamente differenti.

Chiaramente se il ventiduenne nipponico si presentasse a Oberstdorf con la stessa superiorità messa in mostra sinora, sarebbe il principale favorito per la conquista del successo finale. Tuttavia due settimane di pausa, e soprattutto la potenziale crescita di forma degli avversari, potrebbero aver cambiato i valori in campo.

Per questa ragione vanno tenuti in grande considerazione i due polacchi Kamil Stoch e Piotr Zyla. Il primo è soggetto ben conosciuto e soprattutto è il vincitore delle ultime due Tournée. Il secondo ha invece trovato una costanza di rendimento impressionante che, sulle otto serie di gara previste per stilare la classifica finale, potrebbe risultare decisiva, tanto più che il buon Zyla ha già chiuso una Tournée in seconda posizione, quando non godeva ancora di questa competitività.

Dunque Ryoyu Kobayashi parte in pole position, ma il duo polacco è in prima fila con lui. La seconda fila è invece gremita da tedeschi e norvegesi. In particolare si stagliano le figure di Karl Geiger e Johann Andre Forfang, altri due uomini finora dotati di solidità e costanza. Appaiono più ridotte invece le chance di Stephan Leyhe e Robert Johansson, ai quali per il momento sembra mancare quel quid per poter essere davvero competitivi per la vittoria.

Qualunque altro vincitore rappresenterebbe una sorpresa. Evgeny Klimov si presenta più come atleta da exploit e non appare avere in canna otto salti di livello assoluto. Stefan Kraft ha bisogno di trovare rapidamente la quadra del cerchio, mentre potenziali big come Andreas Wellinger, Daniel-Andre Tande e Peter Prevc hanno bisogno di crescere sul piano atletico.

Ricapitolando, mutuando uno schema utilizzato per le gare ciclistiche, la situazione favoriti può essere sintetizzata come segue.

★★★★★
KOBAYASHI Ryoyu (JPN)
STOCH Kamil (POL)

★★★★
ZYLA Piotr (POL)

★★★
GEIGER Karl (GER)
FORFANG Johann Andre (NOR)

★★
LEYHE Stephan (GER)
JOHANNSON Robert (NOR)


KLIMOV Evgeny (RUS)
KRAFT Stefan (AUT)
Altri.

 

PALINSESTO TELEVISIVO
(DIRETTA INTEGRALE SU EUROSPORT)

Sabato 29 dicembre, ore 16.15 – Qualificazione Oberstdorf
Domenica 30 dicembre, ore 16.15 – Gara Oberstdorf
Lunedì 31 dicembre, ore 13.45 – Qualificazione Garmisch-Partenkirchen
Martedì 1 gennaio, ore 13.45 – Gara Garmisch-Partenkirchen
Giovedì 3 gennaio, ore 14.00 – Qualificazione Innsbruck
Venerdì 4 gennaio, ore 13.45 – Gara Innsbruck
Sabato 5 gennaio, ore 17.00 – Qualificazione Bischofshofen
Domenica 6 gennaio, ore 16.30 – Gara Bischofshofen
Lunedì 7 gennaio, ore 18.00 – “The Best of the 67th Four-Hills Tournament”

STORIA - GENESI
L'idea di una manifestazione che comprendesse quattro gare in rapida successione su altrettanti trampolini diversi, con la classifica finale determinata dalla somma dei punteggi di tutti i salti, venne sviluppata già nel 1949 dagli sci club di Partenkirchen e Innsbruck.

Tuttavia la situazione politica dell'epoca (lo sport tedesco era oggetto di un embargo) impedì la realizzazione dell'evento che dovette attendere il 1952 per vedere la luce con il nome di "Tournée tedesco-austriaca di salto con gli sci".

Le località prescelte per ospitare le competizioni furono Oberstdorf e Garmisch-Partenkirchen in Germania; Innsbruck e Bischofshofen in Austria.

La Tournée ebbe un immediato grande riscontro di pubblico, tanto che già nel 1956 le televisioni ARD e Bayerischer Rundfunk cominciarono a trasmetterla.

Nel corso degli anni '60 e '70 l'importanza e la popolarità dell'evento, unico del suo genere nel panorama degli sport invernali, crebbero esponenzialmente. D’altronde all’epoca la Tournée rappresentava una delle rare occasioni di confronto a livello internazionale fra tutti i saltatori (la Coppa del Mondo nacque infatti sono nel 1979).

Con il passare dei decenni il successo della Vierschanzentournee è rimasto inalterato, mentre il suo fascino è cresciuto, tanto da far considerare la sua conquista di prestigio pari a quella di un oro olimpico o della Sfera di cristallo.

Molti sono stati i tentativi di imitazione sia all’interno del salto con gli sci, sia nell’ambito delle discipline invernali tout court. Nessuno tuttavia è riuscito a replicare appieno il successo della Tournée. Perché? Difficile dirlo. Forse in questa manifestazione c’è qualcosa di irrazionale e mistico che non può essere clonato in alcun modo e che la rende unica per definizione.


I PROTAGONISTI STORICI
Le sessantasei Tournée andate in scena sinora sono state vinte da 48 saltatori, appartenenti a 8 diversi movimenti.

Il primatista assoluto in tema di successi nella classifica finale è il finlandese Janne Ahonen, unico atleta della storia ad avere conquistato 5 edizioni (1998-'99, 2002-'03, 2004-'05, 2005-'06 e 2007-'08).

Il tedesco Jens Weißflog si è “fermato" a 4, ma detiene il record di longevità poiché è stato capace di imporsi a 12 anni di distanza dalla prima affermazione. Ha infatti trionfato diciannovenne nel 1983-'84 e, dopo aver fatto proprie anche le edizioni 1984-'85 e 1990-'91, ha vinto da trentunenne la Tournèe 1995-'96.

Al norvegese Bjørn Wirkola invece appartiene il primato di vittorie consecutive. Lo scandinavo è il solo uomo ad aver conquistato 3 Tournée di fila (1966-'67, 1967-'68 e 1968-'69).

Fra i miti della Tournée va inserito anche il tedesco dell'Est Helmut Recknagel, primo saltatore della storia a bissare un successo nella manifestazione (1957-'58 e 1958-'59), nonché a raggiungere la quota di tre affermazioni (essendosi imposto anche nel 1960-'61).

Oltre ai quattro appena citati, nessun altro ha raggiunto le tre vittorie. In otto hanno vinto due edizioni e in trentacinque ne hanno vinta una.

Infine non possono essere dimenticati il tedesco Sven Hannawald e il polacco Kamil Stoch, riusciti a realizzare il "Grande Slam", ovvero a mettere le mani su una Tournèe vincendo tutte e 4 le gare in programma. I due hanno compiuto l’impresa rispettivamente nel 2001-'02 e nel 2017-’18.


VINCITORI IN ATTIVITA’
Fra i saltatori in attività, sono in cinque ad aver già conquistato almeno un’edizione della Tournée:

2 – SCHLIERENZAUER Gregor (AUT) [2011-‘12, 2012-‘13]
2 – STOCH Kamil (POL) [2016-’17, 2017-‘18]
1 – KOFLER Andreas (AUT) [2009-‘10]
1 – KRAFT Stefan (AUT) [2014-‘15]
1 – PREVC Peter (SLO) [2015-‘16]

Dunque Stoch si trova ad avere un appuntamento con la storia. Il trentunenne di Zakopane ha vinto le ultime due Tournée e in caso di successo eguaglierebbe Wirkola, diventando il secondo uomo della storia a conquistare la manifestazione per tre anni consecutivi.

NAZIONI
Le superpotenze storiche del salto con gli sci spiccano, ovviamente, nella classifica dei Paesi con più vittorie. Per la verità fra di esse vi è grande equilibrio poiché a oggi la testa della graduatoria vede al comando un terzetto di nazioni.

16 – GERMANIA (12 DDR + 1 FRG + 1 GER)
16 – FINLANDIA
16 – AUSTRIA
10 – NORVEGIA
03 – POLONIA
02 – REP.CECA (1 CEC + 1 CZE)
02 – SLOVENIA
01 – GIAPPONE
01 – UNIONE SOVIETICA

* Nonostante le Tournée disputate siano 66 sono accreditati 67 successi. Questo perché nell'edizione 2005-'06 vi fu l'incredibile caso dell’ex aequo tra Janne Ahonen e Jakub Janda.
I due chiusero con lo stesso punteggio e vennero dichiarati entrambi vincitori

Per quanto riguarda le tre nazioni al comando della graduatoria bisogna rimarcare come il movimento tedesco stia attualmente vivendo il digiuno più lungo della sua storia, poiché l’ultima affermazione è datata 2001-’02.

Negli anni successivi si è visto raggiunto dalla Finlandia, oggi sprofondata in una terribile crisi, e dall’Austria che grazie allo spettacolare filotto senza precedenti di sette vittorie consecutive tra il 2008-’09 e il 2014-’15 è passata dallo status di quarta forza storica a quello di potenza egemone nel giro di poco più di un lustro.


IL SISTEMA KO
Una peculiarità unica della Vierschanzentournee è quella di avere competizioni che, a meno di cause di forza maggiore, si disputano con il sistema KO. Questo format, ideato per dare maggior importanza alla qualificazione, è stato introdotto a metà anni ’90 e da allora mai più abbandonato.

La start list della prima serie di gara non è compilata invertendo la classifica generale di Coppa del Mondo, bensì basandosi sul risultato della qualificazione, il cui risultato è utilizzato per determinare 25 scontri diretti in cui ogni saltatore affronta un avversario secondo il tabellone:

26° vs 25°
27° vs 24°
28° vs 23°
29° vs 22°
e così via fino a…
48° vs 3°
49° vs 2°
50° vs 1°

Accedono alla seconda serie, e quindi alla zona punti, i vincitori di ogni scontro diretto più cinque ripescati (impropriamente chiamati lucky losers), ovvero i cinque atleti con il punteggio più alto tra gli sconfitti.

Pertanto teoricamente si può essere nei 30 senza avere una delle migliori trenta prestazioni assolute, o viceversa.

Francesco Paone

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