Salto | 27 gennaio 2019, 17:28

Show della Russia nel Mixed Team Event dei Mondiali Junior di Lahti

Si conclude col botto un’edizione leggendaria dei Mondiali Juniores per la Russia del salto speciale: arriva anche una tutt’altro che scontata medaglia d’oro nel Mixed Team Event, chiaramente con il grande apporto di Anna Shpyneva e Lidiia Iakovleva.

Foto dalla pagina Instagram jwsc2019

Foto dalla pagina Instagram jwsc2019

È delirio totale in casa Russia: prima della corrente edizione dei Mondiali Juniores, nelle gare del salto speciale a livello iridato giovanile era arrivata una sola medaglia d’oro con Sofia Tikhonova nella competizione individuale di Almaty 2015; ora, invece, terminate tutte le prove di Lahti 2019, la nazione ex-sovietica può vantare ben tre allori in più - portati da Anna Shpyneva, dal quartetto femminile (Maria Iakovleva, Aleksandra Barantceva, Anna Shpyneva e Lidiia Iakovleva) e dalla squadra mista (Anna Shpyneva, Mikhail Purtov, Lidiia Iakovleva e Maksim Sergeev) - oltre all’argento conquistato da Lidiia Iakovleva.

L’ultimo titolo conquistato quest’oggi - quello nel Mixed Team Event - alla vigilia era ben difficile da pronosticare e già soltanto una top-three sarebbe stata una vittoria, da un lato perché nelle tre precedenti competizioni disputate nella storia avevano preso medaglie soltanto le cinque superpotenze di ambo i sessi (Germania, Slovenia, Giappone, Austria e Norvegia), dall’altro perché il rendimento degli uomini russi nelle rotazioni pari rappresentava più che un’incognita.

Alla fine per la Russia tutto è filato per il verso giusto, con Anna Shpyneva che ha preso la leadership fin dal primo degli otto salti ed i compagni di squadra l’hanno mantenuta, seppur il vantaggio ha oscillato costantemente prima con la Germania e poi con la Norvegia (aumentava nelle rotazioni femminili e diminuiva in quelle maschili).

Tra le donne la migliore è tornata ad essere di un soffio Shpyneva in virtù principalmente dello stile, poiché Lidiia Iakovleva ha avuto qualche incertezza nelle genuflessioni; va però detto che, nelle serie della più giovane delle due, la stanga è stata più alta di un’unità. Dire chi tra Mikhail Purtov e Maksim Sergeev sia stato decisivo è difficile, entrambi hanno fatto il loro compito egregiamente, riuscendo a difendere il vantaggio guadagnato dalle compagne di team; così facendo Purtov e Sergeev sono diventati i primi saltatori russi (uomini) a vincere una medaglia d’oro ai Mondiali Junior.

Medaglia d’argento a soli 4.8 punti dalla Russia per la Norvegia: tra gli scandinavi c’è stato un vero e proprio anello debole della catena – Ingebjoerg Saglien Braaten – che nei confronti di Shpyneva ha pagato dazio pesantemente; per il resto gli altri norvegesi hanno eseguito delle performance al top del potenziale, con Thomas Aasen Markeng e Fredrik Villumstad che sono risultati i migliori uomini come punteggio e Silje Opseth che ha addirittura performato sopra le aspettative, facendo segnare il terzo punteggio assoluto tra le ragazze.

Agevole bronzo per la Germania che tuttavia era data come favorita assoluta per il successo. Alla vigilia si aspettava una Agnes Reisch in linea con Opseth o quasi, invece la bavarese è stata nettamente inferiore alla Norge e probabilmente ha perso quei punti che hanno separato la propria squadra dalla Norvegia. Per il resto Selina Freitag si è espressa sui propri limiti e verosimilmente non è stata una scelta molto azzeccata schierarla nella rotazione con stanga di partenza più bassa, mentre Luca Roth e Constantin Schmid hanno fatto praticamente partita patta con i rivali nordici, col più navigato dei due che è stato il secondo migliore in assoluto di giornata.

Ai piedi del podio, infine nettamente distanti da esso, si sono classificate tre squadre in un sostanziale ex-aequo - appena due punticini -, tutte sognanti alla vigilia una medaglia non proprio impossibile: l’Austria ha chiuso quarta, precedendo la Slovenia e la Francia. Chiaramente se i tecnici del paese del Tricorno avessero portato a Lahti Nika Kriznar e Timi Zajc ora staremmo parlando di un netto successo sloveno e la Russia rischiava di lasciare la Finlandia con un solo oro in bacheca, in ogni caso è difficile biasimare questa scelta visti i risultati di Sapporo e Rasnov.

Discreta ottava posizione finale per l’Italia: il giovane quartetto formato da Giada Tomaselli, Francesco Cecon, Lara Malsiner e Giovanni Bresadola è riuscito a battere la Polonia per 6 decimi di punto nella prima serie, facendo accesso ad una non scontata seconda manche; dunque il risultato è tutto sommato positivo.

JWSC LAHTI 2019 – MIXED TEAM EVENT HS 100

1. RUSSIA (Shpyneva A., Purtov M., Iakovleva L., Sergeev M.) 984.4
2. NORVEGIA (Braaten I. S., Villumstad F., Opseth S., Markeng T. A.) 979.6
3. GERMANIA (Reisch A., Roth L., Freitag S., Schmid C.) 964.8
4. AUSTRIA (Eder L., Haagen D., Kramer M., Lienher M.) 945.1
5. SLOVENIA (Komar K., Osterc A., Brecl J., Mogel Z.) 944.4
6. FRANCIA (Pagnier J., Contamine M., Morat L., Learoyd J.) 943.1

Clicca qui per i risultati completi.

Michele Dardanelli

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