Salto | 02 marzo 2019, 09:18

Salto - Kamil Stoch: "È stata una gara totalmente priva di regolarità"

Il polacco ha parlato con noi al termine della gara: "Kobayashi? Ha un futuro luminoso davanti a sé, posso solo dirgii di alzare la testa e accettare quanto accaduto, così è lo sport e la vita"

Salto - Kamil Stoch: "È stata una gara totalmente priva di regolarità"

SEEFELD - Non sono mancate le polemiche in occasione della gara di salto iridata dal trampolino HS109 di Seefeld. Le condizioni meteo e una gestione quantomeno discutibile da parte della direzione di gara, hanno condizionato le due manche che hanno assegnato le medaglie mondiali. Anche in sala stampa, a Seefeld, nel corso della gara si percepiva l’aria scandalizzata di diversi giornalisti, tanto che alcuni austriaci nemmeno hanno esultato al bronzo di Kraft dopo l’ultimo salto di Kobayashi.

Al termine della gara ne abbiamo parlato con la medaglia d’argento Kamil Stoch, che clamorosamente penalizzato nella prima serie, chiusa al 18° posto, è riuscito a conquistare un incredibile argento nella seconda, quando a essere penalizzati sono stati coloro che avevano chiuso più avanti la prima manche. Il polacco ha terminato la gara alle spalle del connazionale Kubacki.

«È stata una gara molto pesante – ha affermato Stoch quando l’abbiamo intervistato in compagnia di un giornalista giapponese – la pista di lancio era imprevedibile, tanto che la gara era totalmente priva di regolarità. Anche questo, però, è il salto con gli sci, non è stata la prima gara del genere e sicuramente non sarà l’ultima. Il giorno prima puoi fare tutto ciò che sai e tirar fuori il tuo miglior salto o comunque uno buonissimo, perché sei fortunato a trovare delle condizioni normali, e vincere, mentre in quello successivo fai il tuo salto perfetto ma le condizioni non sono buone perché sei stato sfortunato. Mi sono trovato tante volte in quest’ultima situazione negativa, nella quale ho sentito di aver fatto tutto ciò che potevo ma sono stato costretto ad accettare una posizione diversa rispetto a quella desiderata. Ma forse è anche per questo che amiamo il salto con gli sci, perché è totalmente imprevedibile. Il giorno prima puoi essere fortunato e conquistare la vittoria e quello successivo devi accettare una sconfitta che ritieni ingiusta».

Ovviamente il grande sconfitto è stato il dominatore della Coppa del Mondo, Ryoyu Kobayashi, sfortunatissimo nel trovare delle condizioni irregolari sul trampolino. Stoch ha espresso tutta la propria stima nei confronti del giapponese, che ha anche incoraggiato: «Ryoyu è molto giovane e possiamo dire che ha già vinto la sua prima Coppa del Mondo, visto il vantaggio che ha, e inoltre ha già conquistato la sua prima Tournee dei Quattro Trampolini. A ventidue anni è già un atleta di successo. È ancora tanto giovane e ha un futuro luminoso e di successo davanti a sé. Posso soltanto dirgli di alzare la testa, accettare quanto accaduto perché questo è lo sport, questa è la vita e non finisce in una sola una competizione».

Stoch ha descritto il suo stato d’animo dopo il primo salto che sembrava tagliarlo ormai fuori dalle medaglie. Il campione polacco però non ha mai perso la concentrazione. «Dopo il mio primo salto ero un po’ confuso – ha ammesso Stochnon capivo cosa fosse accaduto. Sapevo che la pista di lancio era lenta, ma in realtà lo era ancora di più del previsto. Non ho potuto fare il mio miglior salto, era come se qualcuno avesse messo dei pesi sulla mia schiena, così non sono riuscito ad andare abbastanza avanti. Tra il primo e il secondo salto ho solo provato a mantenermi lucido, attento e restare concentrato sul di esso, a saltare bene, perché so che in questo sport può sempre accadere di tutto. Così è stato».

Giorgio Capodaglio

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