Per anni ha guidato il Comitato Alpi Occidentali, che ha lasciato per prendere la responsabilità di vice presidente della FISI. Pietro Marocco, però, quando può ha sempre il piacere di partecipare alle attività del comitato che ha rilanciato risollevandolo dalle difficoltà. Per questo motivo l’abbiamo incontrato domenica scorsa a Torino in occasione della Festa degli Atleti del Comitato FISI AOC.
Ne abbiamo approfittato per intervistarlo e parlare con lui in particolare delle Olimpiadi 2026. Marocco ha evidenziato qual è stata secondo lui la chiave vincente della candidatura italiana, ma ha anche messo in guardia sul lavoro da svolgere nei prossimi anni, che dovrà essere incentrato in particolare sui giovani. Quindi con lui abbiamo parlato di sci di fondo e biathlon tra presente e futuro, per poi tornare sull’argomento olimpico e gli insegnamenti da trarre dalla precedente esperienza di Torino 2006.
Infine Marocco ha concluso con un argomento già trattato da Roda in occasione del Media Day di venerdì scorso a Milano, sottolineando l’importanza degli investimenti sul territorio e della presenza di centri federali, che possano coordinare il programma dei comitati e aumentare il reclutamento.
Fondo – Pietro Marocco: “Torino 2006 ci insegna che bisogna pensare al post olimpico già in fase organizzativa”

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