Sci di fondo | 02 novembre 2019, 08:19

Granfondo - Visma Ski Classics: cresce la presenza femminile all'interno delle squadre professionistiche

La presenza femminile è salita al 29%, rispetto al 15% di nove anni fa; il dato più interessante è che il 50% delle donne presenti sono Under 26

Granfondo - Visma Ski Classics: cresce la presenza femminile all'interno delle squadre professionistiche

Il Visma Ski Classics parla sempre più al femminile. Giunto alla sua decima stagione, infatti, il circuito internazionale delle grandi distanze vede in grande crescita la presenza femminile tra i Pro Skiers, che è giunta al 29% del totale. Certo, si tratta ancora di tre donne ogni dieci partecipanti Pro, però è un numero che fa sorridere gli organizzatori, in quanto al primo anno del circuito la presenza femminile era appena del 15%.

Un altro dato molto interessante riguarda anche la giovane età degli atleti Pro che si sono iscritti alla prossima edizione del Visma Ski Classics. Per la prima volta nella storia di questa competizione, infatti, al via ci sarà una percentuale superiore al 40% di atleti che hanno meno di 26 anni, addirittura il 42,9%. A fare la differenza, anche in questo caso, sono proprio le donne. Infatti addirittura la metà delle atlete Pro iscritte al Visma Ski Classics sono Under 26. Un numero in netta crescita, se si considera che soltanto lo scorso anno erano il 38%, nella prima stagione 2010/11 il 29% e addirittura nel 2011/12 appena il 13%. Percentuale del 40% invece per gli uomini, anche in questo anno la più alta di sempre (lo scorso anno era al 35%.

Numeri che fanno felice David Nilsson, CEO del Visma Ski Classics: «Abbiamo lavorato ogni stagione per attirare un numero più alto di atlete al Visma Ski Classics. È una soddisfazione, quindi, vedere che quest’anno abbiamo raggiunto quasi il 30% di donne all’interno dei team professionistici. Anche il numero di uomini è in crescita, ma le donne hanno lo stanno facendo più velocemente. Stiamo andando verso la giusta direzione, anche se siamo ancora un po’ lontani da quel 50% che è il nostro obiettivo naturale».

G.C.

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