Sci alpinismo | 15 gennaio 2020, 16:45

Sci Alpinismo - Parla Rocco Baldini, l'oro della sprint di Losanna 2020: "Il modo più bello per festeggiare i 18 anni"

Il giovane lombardo della Polisportiva Albosaggia si è imposto nella sprint: "Non mi aspettavo di vincere l'oro in questo format, ma nel corso della gara stavo benissimo"

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È stato suo il primo oro dell’Italia alle Olimpiadi Giovanili Invernali di Losanna, ma soprattutto lo storico primo oro azzurro dello sci alpinismo, che in Svizzera è per la prima volta entrato nella grande famiglia a cinque cerchi, sognando di essere magari presente a Milano-Cortina 2026, alle Olimpiadi dei grandi. Un momento indimenticabile per Rocco Baldini, vincitore della sprint.

«È stato super emozionante – ha affermato il ragazzo della Polisportiva Albosaggianon mi aspettavo di vincere l’oro nella sprint, mentre mi sarei aspettato di più nell’individuale. Fortunatamente i gemelli Boussard erano stati già eliminati in precedenza. Nel corso della gara mi sono sentito in forma, così ho iniziato a crederci. Sono stato bravo nella sprint, per la quale avevo fatto anche allenamenti speciali».
Baldini ha festeggiato così nel modo migliore i diciotto anni compiuti domenica scorsa: «È stato incredibile festeggiare in questa maniera la maggiore età, l’oro olimpico è il massimo».

L’azzurro ha poi svelato un particolare sorprendente: «Non so come mai, ma ho affrontato queste gare con maggiore tranquillità rispetto a quelle italiane, ero più rilassato, seppure concentrato più che mai a raggiungere il massimo risultato tirando fuori la miglior prestazione possibile».

Sul podio Baldini non era da solo ma con il compagno di squadra Luca Tomasoni: «Il suo secondo posto ha reso tutto più emozionante, anche perché volevo fare molto bene dopo che nell’individuale avevano fatto doppietta gli svizzeri».

Nessun dubbio sui suoi punti di riferimento nello sci alpinismo: «I miei atleti preferiti sono Robert Antonioli e Matteo Eydallin, grandissimi campioni e persone davvero simpatiche. Voglio però tanto rigraziare il mio allenatore Ivan Murada, che ci segue benissimo con allenamenti sempre mirati. Il sogno? Le Olimpiadi del 2026»

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