Biathlon | 10 febbraio 2020, 14:18

Biathlon - Quante pretendenti per la gloria e per l'oro di Anterselva

Tiril Eckhoff, Hanna Öberg, Marte Røiseland, Justine Braisaz, Denise Herrmann, la veterana Kaisa Mäkäräinen e naturalmente le padrone di casa Dorothea Wierer e Lisa Vittozzi: al femminile si prospetta un Mondiale apertissimo ed appassionante

Tiril Eckhoff e Dorothea Wierer, faccia a faccia

Tiril Eckhoff e Dorothea Wierer, faccia a faccia

Quante pretendenti, per l'oro. Se al maschile arrivare agli ultimi petali della margherita dei veri uomini da battere risulta esercizio piuttosto semplice, al femminile i dubbi si propongono sin da subito. Tanti i profili meritevoli di menzione particolare e ancora si rischia di dimenticare atlete magari non di primissimo livello ma che hanno già dimostrato di poter dire la loro. 

Certo, classifiche alla mano, una simile disamina non può che aprirsi nel segno del dualismo tra le coetanee Tiril Eckhoff e Dorothea Wierer, donne immagine della lunga vigilia iridata per diverse ragioni, perchè leader della generale e autrice delle prove più convincenti della stagione la norvegese, perchè padrona di casa e vero simbolo attuale del biathlon invece l'azzurra.

In un ipotetico confronto a due, le statistiche stagionali pendono decisamente in favore della bionda di Oslo, ma l'influenza (vera?) che l'ha fatta fuggire in anticipo da Pokljuka potrebbe aver minato una condizione fino a venti giorni fa folgorante. Ora che ha ritrovato risultati e continuità, Tiril farà di tutto per non perdere il sorriso, ma assumendola come punto di riferimento della decade iridata, si può ben dire che saranno in molte a volerle rovinare la festa.

Partendo per l'appunto da Dorothea. Le ultime settimane di gara non sono state semplici per la ventinovenne delle Fiamme Gialle che ha dovuto confrontarsi anche con il fastidioso mal di schiena - si è lavorato tanto su questo aspetto in queste settimane di stop - che ne ha minato l'efficienza nel tiro in piedi, pur mantenendo una condizione fisica brillante sugli sci. Lei più di tutti potrebbe sentire il peso della pressione di correre nel cortile di casa sotto gli occhi di decine di migliaia di spettatori che si attendono un suo acuto, ma è altrettanto vero che Wierer non ha più niente da dimostrare e da chiedere, se non in un consesso olimpico individuale. E la sicurezza manifestata per la prima parte di stagione deriva anche da questa consapevolezza. 

Seppur più giovane delle rivali, anche Hanna Öberg ha già conosciuto la gloria dell'oro (iridato ma anche olimpico, sempre nell'individuale) e - non ce ne vogliano le altre - merita un posto sul virtuale podio delle principali atlete da seguire, non fosse altro per l'evidente crescita di condizione evidenziato nel percorso di avvicinamento a questi Mondiali altoatesini. I segnali lanciati nella mass start di Pokljuka sono stati importanti e in questi pochi anni ha già dimostrato di saperci fare negli appuntamenti che contano.

Il lungo elenco di possibili protagoniste non può quindi escludere Marte Røiseland, la capace di tutto Denise Herrmann, le francesi Justine Braisaz e Julia Simon, l'esperta ed in crescita Kaisa Mäkäräinen e naturalmente Lisa Vittozzi. Tutte loro meriterebbero un approfondimento personalizzato, ma preferiamo focalizzarci sull'azzurra.

Pur con tutti i distinguo del caso, per la sappadina che ha da poco spento le 25 candeline vale un discorso analogo a quello di Öberg, in forza del secondo posto di Pokljuka e di una condizione in netto crescendo.

La volontà di "vuotare il sacco e liberare la mente" ad una settimana dai Mondiali evidenza determinazione e ritrovata consapevolezza dei propri mezzi, elementi che mettono nella "mano" di Lisa un asso pigliatutto da giocarsi soprattutto sulla distanza dei 4 poligoni.

Le dichiarazioni della carabiniera friulana non sono state foriere di notizie particolarmente nuove, anzi, ma - sposando il punto di vista del dt Curtaz - potrebbero aver contribuito per assurdo ad infondere maggior determinazione all'intero team. Staremo a vedere. Di certo, Vittozzi ha dimostrato anche fuori dalla pista di non temere le luci dei riflettori. Anzi. Una dimostrazione di personalità ed una scelta che possono avere diverse chiavi di lettura ed interpretazione: sicuramente si è caricata di ulteriore pressione e la cosa potrebbe portare ad esiti opposti. Staremo a vedere. 

Insomma, lasciando al momento a parte le staffette (ma la Norvegia appare padrona), quello che si prospetta pare un Mondiale assolutamente da godere, in cui ciascuna gara si propone aperta a differenti interpretazioni e a diversi epiloghi. Difficile forse ricordare un appuntamento iridato con tante pretendenti e con altrettante possibili outsider che è difficile elencare: sarà dura, accomodarsi sul trono iridato. Ma riuscirsi, avrà un sapore ancora più gustoso.

In casa Italia, oltre alle due big Wierer e Vittozzi, saranno della partita anche Federica Sanfilippo, Nicole Gontier, Michela Carrara e Irene Larsdschneider.

 

Il programma dei Mondiali di Anterselva:

Giovedì 13 Febbraio - Ore 14.45 - Staffetta Mista
Venerdì 14 Febbraio - Ore 14.45 - Sprint Femminile
Sabato 15 Febbraio - Ore 14.45 - Sprint Maschile
Domenica 16 Febbraio - Ore 13.00 - Inseguimento Femminile
Domenica 16 Febbraio - Ore 15.15 - Inseguimento Maschile
Martedì 18 Febbraio - Ore 14.15 - Individuale Femminile
Mercoledì 19 Febbraio - Ore 14.15 - Individuale Maschile
Giovedì 20 Febbraio - Ore 15.15 - Staffetta Single Mixed
Sabato 22 Febbraio - Ore 11.45 - Staffetta Femminile
Sabato 22 Febbraio - Ore 14.45 - Staffetta Maschile
Domenica 23 Febbraio - Ore 12.30 - Mass Start Femminile
Domenica 23 Febbraio - Ore 15.00 - Mass Start Maschile

 

Luca Perenzoni

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