Coppa del Mondo | 18 febbraio 2020, 14:14

BIATHLON - Wierer, Regina di Anterselva: altro oro nella 15km individuale

Il mondo del biathlon si inchina alla Signora del Fondo e del Tiro. Dopo due errori nelle prima metà di gara, è iniziata la risalita nella seconda senza più sbagliare un bersaglio e con un ultimo giro d'orgoglio.

Dorothea Wierer all'inseguimento della medaglia dopo gli errori iniziali

Dorothea Wierer all'inseguimento della medaglia dopo gli errori iniziali

Dorothea Wierer è la grande dama del Mondiale di Anterselva 2020. Che cos'è la grandezza? La ragazza di casa lo ha mostrato in una gara che a metà strada sembrava quasi persa.

La 15km individuale, la più antica prova del biathlon, quella senza anelli di penalità da percorrere ma minuti che si accumulano sul tempo effettivo per bersaglio mancato, Doro non l'aveva mai domata in un grande campionato. Ne aveva vinte 3 in Coppa del Mondo senza mai sbagliare. Questa volta ha fatto di più, si è presa il secondo oro in questa rassegna sulla sua pista, facendosi un baffo delle pressioni, ormai diventate solo tensione positiva verso nuovi traguardi, che le stanno facendo e faranno scalare il Pantheon del biathlon. Il futuro? Manca il sigillo olimpico individuale e bisognerà eventualmente aspettare il 2022.

Difficile parlare di numeri con tutte queste emozioni, ma questa è la 30^ medaglia nella storia del biathlon azzurro ai Mondiali, la 10^ d'oro, l'11° successo in carriera di Wierer, il suo 3° titolo mondiale, 11^ medaglia ai massimi livelli, la 4^ individuale.

E' stata la tedesca Vanessa Hinz, una delle outsider annunciate, a contendere la vittoria fino alla fine alla ventinovenne di Rasun. Arrivata in grande forma ad Anterselva dopo una prima parte di stagione mediocre, la ventisettenne bavarese ha sublimato le ottime prestazione del weekend, unendo alla condizione fondistica un'ottima prova al tiro. L'errore al poligono finale ha consentito a Wierer di passare in vantaggio di 2"2 all'imbocco del giro conclusivo, lo stesso tempo che le ha separate sul traguardo. In mezzo un incredibile duello con l'azzurra che ha perso qualcosa, ha trovato un po' di traffico in certe fasi e poi ha realizzato il più grande capolavoro della sua carriera negli ultimi 500 metri. L'argento è per Hinz sicuramente l'apice di una carriera da gregaria di buon livello nella quale ha ottenuto anche una vittoria in Coppa del Mondo.

Cosa si può dire invece di Marte Olsbu Røiseland? Non era mai riuscita a salire sul podio in una 15km e il suo miglior risultato era un decimo posto. La norvegese ha conquistato la quarta medaglia in quattro gare, ripetendo il bronzo dell'inseguimento. Due gli errori al tiro come Dorothea, ma 15"8 di distacco: una differenza accumulata nei dettagli al poligono.

Veniamo così alla grande sconfitta. Hanna Öberg manca ancora la medaglia nella gara che la vedeva campionessa olimpica e iridata in carica. La svedese ha ottenuto un altro quarto, ma questa volta più che i due errori al tiro, ciò che è stato assente è stata la prestazione nel fondo nella seconda parte di gara.

Si prosegue con Franziska Preuss, quinta, che ha confermato le performance delle prime due gare e può rimpiangere una sciagurata prima serie da due errori. Gara invece opposta per la polacca Monika Hojnisz-Starega, sesta, che i due errori decisivi li ha commessi nella sanguinosa ultima sosta al poligono.

Sorprendente settimo posto dell'austriaca Christina Rieder, rimasta una delle poche atlete a impensierire Wierer fino alla fine. Senza l'errore finale, non avrebbe sicuramente vinto la medaglia d'oro o l'argento ma forse avrebbe trovato le motivazioni per difendere il bronzo.

Ottava la ceca Marketa Davidova, tre bersagli mancati, nona la kazaka Galina Vishnevskaya, unica a non mancarne neanche uno oggi, decima l'altra ceca Eva Kristejn Puskarcikova, con una penalità.

Sono rimaste più attardate Denise Herrmann, dodicesima, e Tiril Eckhoff, quindicesima, entrambe troppo imprecise con i quattro errori complessivi in piazzola. 

Ancora un buco nero per Lisa Vittozzi. La sappadina è partita con buon atteggiamento sugli sci ma ha sbagliato otto bersagli terminando settantunesima. Era partita ottimamente nelle prime due gare, poi si è forse consumata nelle pressioni che si è attirata addosso dopo la "celebre" e, a questo punto, inopportuna intervista pre-mondiale.

Segnali confortanti per la staffetta azzurra. Federica Sanfilippo, quarantunesima con quattro errori, ha confermato di essere affidabile pur in una gara non particolarmente esaltante. E' invece piaciuta particolarmente la giovane Michela Carrara che ha finalmente palesato progressi sugli sci (40° tempo) ad un livello più che degno della Coppa del Mondo. Il quarantanovesimo posto finale con cinque errori è il miglior risultato in carriera.

Intanto, in classifica generale Wierer allunga a 665 punti davanti a Eckhoff, 571, e Öberg, 565. Quest'ultima si consola con la coppa di specialità.

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Davide Bragagna

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