Biathlon | 25 marzo 2020, 11:06

Biathlon - Denise Herrmann spinge Stina Nilsson: "Lotterà per le medaglie già a Pechino"

La tedesca, forte dell'esperienza personale, è convinta che la svedese possa avere un grande impatto nel biathlon: "Penso che la vedremo già ai prossimi Mondiali, è un'atleta che lavora molto.

Foto IBU

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Ha conquistato sei podi individuale nella Coppa del Mondo di fondo, tutti nella stagione 2013/14, chiudendo anche al secondo posto la classifica della coppa del specialità sprint ed entrando due volte nelle dieci della classifica generale. Nello sci di fondo Denise Herrmann, sempre nella stagione 2013/14 ha anche vinto un bronzo olimpico con la staffetta femminile, ma nell’aprile 2016, a 27 anni ha deciso di cambiare disciplina, passando al biathlon.

Una scelta coraggiosa, ma l’esordio in IBU Cup pochi mesi dopo fu qualcosa di clamoroso: vittoria con sei errori al tiro nella sprint di Beitostolen. Pochi mesi e l’esordio in Coppa del Mondo, arrivato a Pokljuka, con un 18° posto e due errori nella gara vinta da Laura Dahlmeier. Le difficoltà al poligono furono evidenti, se si considera che in tutta la stagione 2016/17 solo una volta chiuse con appena un errore, in IBU Cup nella sprint di Brezno. L’anno successivo, però, pronti e via, fu subito super con le due vittorie sprint e pursuit a Östersund in Coppa del Mondo, con un errore nella sprint e due nell’inseguimento.

Da lì, tra tanti alti e bassi, Denise Herrmann è cresciuta di continuo, anche se il tiro è sempre stato il suo fardello, raramente infatti Denise è scesa sotto i due errori. Nella stagione appena conclusa, però, Herrmann è riuscita anche a ottenere i suoi primi due zero, nell’individuale a Pokljuka e nella sprint di Nove Mesto, ha vinto la coppa di specialità sprint e per la prima volta è stata in corsa per la Coppa del Mondo. La tedesca è oggi una delle big del circuito femminile, ha vinto ben sette gare in Coppa del Mondo in tre stagioni e ora spera di poter dare l’assalto definitivo alla generale, anche se nelle ultime tre stagioni le sue percentuali al tiro sono rimaste costanti.

È normale quindi chiedere a lei un commento sulla scelta di Stina Nilsson, che nello sci di fondo ha un palmares certamente superiore al suo. «Credo che l’inizio sia stato molto più difficile per me di quanto lo sarà per lei – ha affermato Herrmann – ha bisogno di tempo, ma so che è motivata per questa sfida e che lavora molto. Anch’io ho fatto grandi passi nel primo periodo in allenamento, poi quelli successivi sono stati in gara. Io credo che la vedremo già ai Mondiali il prossimo anno. Penso che il suo obiettivo siano le Olimpiadi del 2022 e sono convinta che vorrà ottenere gli stessi risultati avuti nello sci di fondo. Penso che Stina combatterà per le medaglie già a Pechino». 

 

Giorgio Capodaglio

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