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Sci di fondo

Tutto norvegese lo sprint di Coppa a Dobbiaco: Hattestad e la Bjoergen senza avversari. Hofer in ripresa: 7°

DOBBIACO (BZ) – Ultima giornata di gare di Coppa del Mondo alla Nordic Arena di Dobbiaco, tappa conclusiva prima dell’atteso appuntamento con le Olimpiadi di Sochi 2014 che si è concentrata sulle prove sprint in tecnica libera e le emozioni non sono di certo mancate. Tra gli uomini si è imposto Ola Vigen Hattestad, tra le donne seconda vittoria in due giorni per la norvegese Marit Bjoergen, brava a replicare al successo nella 10 km tecnica classica di ieri.
Ola Vigen Hattestad è il re della sprint e porta a casa la sua 12esima vittoria in Coppa del Mondo. Non vinceva da 3 anni. Il 31enne specialista norvegese ha dominato la prova, mettendo in riga tutti i suoi rivali, a partire dal connazionale Eirik Brandsdal e dal tedesco Wenzl, salito sul gradino più basso del podio, che con questo piazzamento scalza Pellegrino dal primo posto della classifica della Coppa di specialità e ha 13 punti di vantaggio. Ovviamente soddisfatto, il tedesco, della sua prestazione: “Questo è stato davvero un grande risultato per me oggi . Sono stato molto forte in questa stagione e sono contento che continui . Sochi sarà difficile . Sarà un percorso molto più difficile di oggi, quindi vedremo cosa succede”.
Hattestad imbattibile, quindi. Dopo aver ottenuto il settimo tempo della qualificazione, ha aumentato i giri del motore e ha concluso al primo posto la batteria dei quarti e la semifinali. In finale, poi, il meritato e indiscutibile trionfo. Una marcia in più.
Con il successo ottenuto a Dobbiaco, Hattestad vestirà i panni del favorito d’obbligo per una medaglia olimpica Hattestad in questa specialità. Alla sua terza partecipazione ad un’Olimpiade, Hattestad ha un solo obiettivo: portare a casa la prima medaglia olimpica della sua carriera. Nel 2006 a Torino, nella prova sprint, il norvegese aveva chiuso con il nono tempo. Quattro anni più tardi, lo scandinavo aveva sfiorato il sogno di una vita, chiudendo al quarto posto, con una amarissima medaglia di legno. “Questa è stata davvero una grande vittoria per me oggi, ha commentato nell’intervista. Sapevo di avere gambe forti e ottimi sci , quindi sono felice di aver vinto . Mi è stato detto dopo i campionati norvegesi che non ero pronto per Sochi , ma penso che oggi ho dimostrato che lo sono. Nella batteria dei quarti e nella semifinale non ero tanto sicuro, così ho mantenuto la seconda posizione nella discesa che porta nello stadio , ma in finale ho capito che ero abbastanza forte per stare in .testa e vincere”.
spfint hoferMigliore degli azzurri un bravissimo David Hofer (foto), fuori in semifinale ma ripescato in semifinale come lucky looser, e alla fine settimo complessivo. “La gamba gira – racconta -, mi rimane soltanto da acquisire maggiore convinzione nei miei mezzi, questo risultato mi aiuterà a farlo”.
Federico Pellegrino si è classificato al 16° posto dopo essere stato messo ko nei quarti di finale dalla sfortuna. Proprio sulla salita decisiva ha perduto un bastoncino in seguito ad un contatto con un avversario che lo seguiva da vicino. Rimasto senza appoggio per una trentina di metri, ha recuperato per disputare la volata ma non abbastanza per passare alle semifinali.
“Un avversario che mi seguiva mi ha calpestato il bastoncino con lo sci, così quando ho fatto il movimento col braccio il laccio si è strappato. E’ stato veramente un colpo della malasorte, peccato poiché è la seconda gara consecutiva dove ho raccolto molto meno rispetto a quanto avevo preventivato. Oggi mancavano i tre russi e c’era la possibilità di guadagnare punti importanti, invece mi ritrovo addirittura ad inseguire Wenzl nella classifica di specialità. Resettiamo tutto, ho dimostrato di avere un’ottima condizione e questa è la cosa più importante, a Sochi ripartiremo tutti da zero e saremo alla pari”.
Gli altri azzurri in gara: Fulvio Scola (42.), Enrico Nizzi (48.), Francois Vierin (49.), Sergio Rigoni (50.), Loris Frasnelli (54.), l’atleta di Brunico Dietmar Nöckler (55.), Fabio Pasini (59.), Mario Roncadori (61.), Simone Urbani (65.) e Claudio Muller (73.) non sono riusciti a centrare la qualificazione per la fase finale.

Classifica sprint maschilesprint podio M
1. Hattestad Ola Vigen NOR; 2. Bransdal Eirik NOR; 3. Wenzol Josef GER; 4. Golberg Paal NOR; 5. Peterson Teodor SWE; 6. Hediger Jovian SUI
7. Hofer David ITA; 8. Kindschi Joeri SUI; 9. Schaad Roman SUI; 10. Mikkonen Juho FIN; 11. Joensson Emil SWE; 12. Halfvarsson Calle SWE; 13. Jylhae Martti FIN; 14. Hamilton Simeon USA; 15. Wurm Harald AUT; 16. Pellegrino Federico ITA; 17. Newell Andrew USA; 18. Morilov Nikolay RUS; 19. Pentsinen Anssi FIN; 20. Harvey Alex CAN; 21. Kuklin Mikhail RUS; 22. Tambornino Eligius SUI; 23. Gloeersen Anders NOR; 24. Panzhinskiy Alexander RUS; 25. Nousiainen Ville FIN; 26. Chebotko Nikolay KAZ; 27. Tritscher Bernhard SUI; 28. Jaeger Martin SUI; 29. Northug Petter Jr NOR; 30. Gaillard Cyril FRA
42. Scola Fulvio ITA; 48. Nizzi Enrico ITA; 49. Vierin François ITA; 50. Rigoni Sergio IA; 54. Frasnelli Loris ITA; 55. Noeckler Dietmar ITA; 59. Pasini Fabio iTA; 61. Roncador Mario ITA; 65. Urbani Simone ITA; t3. Muller Claudio ITA

Bjoergen domina ancora: lascia Dobbiaco con una doppietta

Ancora lei. Marit Bjoergen ha condotto una gara molto intelligente, rimanendo nelle retrovie e attendendo il rush finale per sferrare l’attacco decisivo. Dopo 650 metri in coda al gruppetto, , la 33enne norvegese ha accelerato e si è messa in testa all’imbocco dell’ultima salita, chiudendo la sua gara a braccia alzata, davanti al pubblico della Nordic Arena (foto). Per Bjorgen, sesta vittoria stagionale in Coppa del Mondo. Dietro di lei bene la tedesca Denise Herrmann. Terzo posto per un’altra atleta norvegese, Ingvild Flugstad Oestberg. 
Per Marit Bjoergen si è trattato della 64esima vittoria in carriera in Coppa del Mondo in una gara singola. La scandinava, dunque, parte con il morale alle stelle, in vista delle Olimpiadi di Sochi, a caccia di un’altradobbiaco arena medaglia, dopo le sette già messe in bacheca (tre delle quali del metallo più prezioso).
Miglior piazzamento azzurro per Greta Laurent, giunta 23esima. Gaia Vueric è caduta nella batteria dei quarti: mentre si stava preparando per la volata, è andata sbattere contro gli sci della svizzera Van Der Graaf caduta in curva e rimasta sulla neve senza che la carabiniera trentina potesse evitarla. Si è quindi classificata al 27esimo posto, mentre Ilaria Debertolis (39.) e Debora Roncari (49.) non sono riuscite nell’impresa di centrare il pass per la fase finale della gara sprint.
Per gli organizzatori dell’evento si chiude nel migliore dei modi la due giorni di Coppa del Mondo, che va a chiudere il ciclo di competizioni tenutesi alla Nordic Arena, dopo il prologo di inizio gennaio con il Tour de Ski. Per la Coppa del Mondo, pausa olimpica. La ripresa delle ostilità è prevista per l’1 e 2 marzo prossimi a Lahti, in Finlandia.
sprint podio FClassifica sprint femminile
1. Bjoergen Marit SWE; 2. Herrmann Denise GER: 3. Oestberg Ingvild Flgstad NOR; 4. Falla Maiken Caspersen NOR; 5. Randall Kikkan USA; 6. Visnar Katja SLO
7. Fabian Vesna SLO; 8. Weng Heidi NOR; 9. Ingemarsdotter Ida SWE; 10. Harsem Kathrine Rolsted NOR; 11. Ringwald Sandra GER; 12. Jean Aurore FRA; 13. Kylloenen Anne FIN; 14. Jacobsen Astrid Uhrenholdt NOR; 15.Sarasoja-Lilja Riitta FIN; 16. Van Der Graaf Laurien SUI; 17. Kolb Hanna GER; 18. Cebasek Alenka SLO; 19. Caldwell Sophie USA; 20. Anger Lucia GER; 21. Laukkanen Mari FIN; 22. Johansson Norgren Britta SWE; 23. Laurent Greta ITA; 24. Schicho Elisabeth GER; 25. Gaiazova Daria CAN; 26. Brun-Lie Celine NOR; 27. Vuerich Gaia ITA; Diggins Jessica USA; 29. Brooks Holly USA; 30. Jones Perianne CAN; 39. Debertolis Ilaria ITA; 49. Roncari Debora ITA

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