Sci di fondo | 22 giugno 2017, 07:26

Pietro Piller Cottrer soddisfatto del primo raduno della squadra femminile: "Si è già formato un gruppo molto unito"

Le due atlete della Squadra A, Ilaria Debertolis e Caterina Ganz, si stanno allenando con la Squadra Under 23: "Non mi aspettavo si facesse gruppo così presto; complimenti a Ilaria Debertolis, è un'atleta che fa spogliatoio"

La squadra femminile al lavoro in bici (assente nella foto Anna Comarella, perché stava sostenendo un esame universitario)

La squadra femminile al lavoro in bici (assente nella foto Anna Comarella, perché stava sostenendo un esame universitario)

È una sorta di “anno zero” per il fondo italiano al femminile, dal momento che la Squadra A della nazionale è stata ridotta ad appena due atlete, mentre le altre fondiste, che in questi anni sono state protagoniste in Coppa del Mondo e nelle varie rassegne iridate, si alleneranno con i rispettivi gruppi sportivi, con l’obiettivo di mettersi subito in mostra nelle prime gare italiane e guadagnarsi così la convocazione per la Coppa del Mondo. Le due componenti della Squadra A, Ilaria Debertolis e Caterina Ganz, hanno ripreso la loro preparazione in vista della nuova stagione, allenandosi con le Under 23 – Ilenia Defrancesco, Monica Tomasini, Anna Comarella e Francesca Franchi – agli ordini di Pietro Piller Cottrer. Per capire come sia andato il primo raduno di queste sei atlete che rappresentano il presente e il futuro del fondo italiano, abbiamo contattato proprio il loro allenatore, che da atleta ha vinto tantissimo e anche da tecnico si sta già togliendo diverse soddisfazioni.

Ciao Pietro, com’è andato il primo raduno delle atlete azzurre?
«Molto bene, si sono presentate tutte molto motivate, hanno lavorato moltissimo ed eseguito tutto ciò che gli abbiamo richiesto. La cosa che più mi ha fatto piacere, però, è stata il fatto che si sia già creato tra loro un gruppo molto affiatato, una situazione non del tutto scontata. Ero certo che le ragazze sarebbero andate d’accordo, ma non credevo che ci sarebbe stata questa unità già al primo raduno, perché parliamo di un gruppo molto particolare, visto che tra Ilaria e le nuove arrivate ci sono otto anni di differenza. È una cosa molto importante, perché il fondo all’apparenza è uno sport individuale, ma in realtà la differenza si fa proprio grazie alla squadra, all’armonia e alla collaborazione con cui ci si allena».

La presenza di Ilaria Debertolis può giovare alle giovani del gruppo? Viceversa, la poliziotta classe ’89 avrà dei vantaggi allenandosi con atlete Under 23?
«Senza dubbio un’atleta esperta come Ilaria Debertolis può fare soltanto bene a queste ragazze, che avranno modo di vedere come si allena una grande professionista, una fondista che ha partecipato a Olimpiadi e Mondiali ed è reduce da una bellissima stagione. Avranno un importante punto di riferimento a loro disposizione, un traino cui restare agganciate. Dall’altra parte, secondo me, anche Ilaria avrà dei vantaggi dalla presenza di ragazze così giovani, molto motivate, con voglia di emergere nel fondo, di arrivare dove è lei oggi. Sicuramente Ilaria cercherà di staccarle in allenamento, ma loro faranno di tutto per restarle sempre agganciate. Insomma daranno tutte il massimo, si stimoleranno l’una con l’altra».

Debertolis e Ganz, che partiranno per gareggiare in Coppa del Mondo, faranno lo stesso tipo di preparazione delle altre quattro?
«Si alleneranno sempre tutte insieme, poi, ovviamente, si farà qualche differenziazione sui carichi. Il fisico, per esempio, di Ilaria Debertolis è abituato ad avere certi carici da anni, mentre Francesca Franchi e Anna Comarella, soltanto quest’anno cominceranno a sostenerli, visto che affronteranno gare con distanze più lunghe rispetto alla categoria junior. Quindi qualche differenza ci sarà. Inoltre parlerò singolarmente con ogni ragazza, cercando di capire insieme quali siano gli obiettivi della stagione, e in base a ciò cambieremo qualcosa nel programma di allenamento».

Sei curioso di allenare Anna Comarella, che ha già vinto moltissimo, e Francesca Franchi, un’atleta che sta sorprendendo tutti, crescendo a vista d’occhio?
«Sono molto felice di avere l’occasione di guidare queste due atlete. Anna Comarella ha vinto già molto, ha un grandissimo talento e potenzialità enormi. Dovremo aiutarla ad esprimersi al meglio delle proprie possibilità e confermarsi anche da senior. Francesca Franchi, invece, ha una storia molto particolare, perché ha cominciato tardi e sta crescendo moltissimo anno dopo anno, sorprendendo tutti. Deve migliorare un po’ tecnicamente, ma ha un gran fisico e un’incredibile forza di volontà. Diciamo che, se per quanto riguarda Anna sappiamo quanto siano grandi le sue potenzialità, quelle di Francesca le stiamo scoprendo giorno dopo giorno. Sarà proprio bello lavorarci».

Sarà un anno molto importante per Monica Tomasini e Ilenia Defrancesco, dal momento che le attende la seconda stagione senior. Cosa ti aspetti da loro? Credi che potranno presto esordire in Coppa del Mondo?

«Ho invitato queste due ragazze a guardare indietro nel tempo e vedere quanto siano cresciute in un anno. Entrambe hanno fatto una bellissima stagione, migliorando tantissimo rispetto a quando hanno iniziato ad allenarsi con noi l'estate scorsa. Ora, però, come ho già detto, non devono cullarsi sugli allori, ma continuare a lavorare molto duramente, perché ancora non hanno fatto nulla e devono crescere moltissimo. Hanno grandi potenzialità e devono prima di tutto credere in se stesse, perché secondo me hanno tutti i mezzi per arrivare in Coppa del Mondo. E una volta che ci saranno arrivate, non dovranno accontentarsi, ma continuare a impegnarsi per migliorare ancora. È fondamentale che continuino a lavorare come hanno fatto fino a oggi».

Sulla carta d’identità è Under 23, ma quest’anno si allena con te come membro della Squadra A. Parliamo di Caterina Ganz, rispetto alla quale ci sono grandi aspettative.
«Lo scorso anno è stata bravissima, ha vinto la Coppa Europa e si è conquistata anche la convocazione sia per la Coppa del Mondo sia per i Mondiali. Come ho già detto riguardo alle sue compagne, anche lei non dovrà accontentarsi, ma continuare a lavorare come ha sempre fatto, non solo per confermarsi, ma per crescere ancora. Quest’anno fa parte della Squadra A, quindi l’obiettivo è diventare una presenza fissa in Coppa del Mondo e ottenere anche degli ottimi risultati, per poi andare alle Olimpiadi. Ha una grande testa e oggi ha molta consapevolezza nei suoi mezzi, quindi confido tanto nel fatto che crescerà ancora».

Arriviamo quindi a Ilaria Debertolis, grande protagonista nella prima parte della passata stagione.
«Si è presentata al primo raduno molto motivata e carica dopo quanto fatto lo scorso anno. È un’atleta importante, una lavoratrice e la conosco bene, perché ho lavorato con lei in passato. Abbiamo già parlato, sappiamo quali sono le sue potenzialità e insieme a lei abbiamo degli obiettivi importanti. Lo scorso anno è riuscita a entrare spesso tra le venti e in alcune occasioni tra le dieci. Ora vogliamo che entri tra le dieci con maggiore continuità, perché quando sei sempre tra le migliori, ci vuole poco a entrare tra le cinque e da lì, allora, può accadere di tutto. Tengo però a sottolineare un’altra cosa di Ilaria e mi collego a quanto ho affermato alla prima domanda: si è messa a disposizione dello staff e delle compagne, ha fatto subito gruppo con atlete più giovani di lei, si è dimostrata una persona che fa spogliatoio, una guida per le altre. La sua presenza è importante per tutte».

Infine volevo chiederti un pensiero su Giulia Stürz e Francesca Baudin, atlete che si sono allenate con te fino allo scorso anno e oggi sono tornate con i rispettivi corpi sportivi.
«Mi dispiace non allenarle, ma quest’anno si è costruita una squadra Under 23, quindi sono rimaste fuori per questo motivo. Le ho già sentite, perché pure se non le sto allenando, non significa che non possiamo mantenere un bel rapporto e restare amici, anche perché non è detto che un giorno non si torni a lavorare insieme. Entrambe sono molto motivate e si allenano con tecnici molto bravi come quelli di Fiamme Oro e Fiamme Gialle. Non hanno vissuto una stagione bellissima per diversi motivi, anche se hanno comunque colto alcuni risultati di rilievo, confermando le loro grandi potenzialità. A entrambe dico di continuare a lavorare e crederci, perché hanno dei grandissimi mezzi, che non sono ancora riuscite a esprimere in pieno a causa di diversi problemi»

Giorgio Capodaglio

Ti potrebbero interessare anche: