| 06 ottobre 2017, 16:15

SALTO CON GLI SCI - Il punto della situazione sulla qualificazione olimpica

Terminato il Summer Grand Prix, andiamo a vedere quali sarebbero i contingenti delle varie nazioni a PyeongChang 2018 e quali sono i temi caldi.

Foto di Pentaphoto

Foto di Pentaphoto

Il Cio ha assegnato al salto con gli sci una quota complessiva di 100 posti per entrambi i sessi. La Fis ha deciso di riservarne 65 agli uomini e 35 alle donne con la possibilità in ogni settore di iscrivere ai Giochi olimpici un massimo di 4 atleti per ogni nazione (più un quinto extra-contingente in campo maschile per chi dovesse qualificarsi per il team event).

In ambedue gli ambiti il sistema per determinare le quote delle varie federazioni nazionali è basato sull’Olympic Quota Allocation List (OQAL).

Questa è una graduatoria stilata tenendo in considerazione prima i punti ottenuti dagli atleti in tutte le gare di Coppa del Mondo e di Summer Grand Prix dall’1 luglio 2016 sino al 21 gennaio 2018 e poi i punti marcati nelle prove di Continental Cup nel medesimo periodo temporale.

Nell’OQAL vengono inoltre considerati esclusivamente i migliori 4 di ogni Paese.
Eventuali atleti dal quinto in poi sono quindi inesistenti ai fini della qualificazione olimpica.

Per capire meglio il concetto si pensi ai punti di Coppa del Mondo e Summer Grand Prix come agli ori in un medagliere, con i punti di Continental Cup ad avere la valenza degli argenti. Chi ha un oro (punto di Coppa del Mondo o Summer Grand Prix) viene classificato davanti a chi non ne ha, indipendentemente dal numero di argenti ottenuti (punti di Continental Cup).

 

SETTORE MASCHILE
Cominciamo la disanima dal settore maschile, dove il processo di qualificazione è diviso in tre step.

PRIMO STEP
Nelle gare individuali ogni nazione avrà diritto a un numero di pettorali pari a quello dei propri uomini presenti nelle prime 54 posizioni dell’OQAL.

Se la Corea del Sud non dovesse avere nessun saltatore nella top-54, allora il suo miglior atleta verrà elevato d’ufficio al 55° posto. Viceversa anche questa quota sarà attribuita seguendo l’OQAL.

I Paesi con 4 uomini nella top-55 dell’OQAL guadagneranno automaticamente accesso anche al Team Event. Nel caso queste nazioni siano meno di 12, allora si passerà al secondo step. Viceversa si andrà direttamente al terzo.

SECONDO STEP
Riguarda esclusivamente gli atleti delle nazioni con 3 uomini nella top-55 dell’OQAL. Il saltatore meglio classificato tra quelli al di fuori delle prime 55 posizioni dell’OQAL verrà elevato d’ufficio al 56° posto per consentire al suo Paese di prendere parte al team event.

Se il campo partenti della prova a squadre avrà raggiunto le 12 formazioni, allora si passerà al terzo step. Altrimenti il procedimento di cui sopra verrà reiterato fino a quando non si avranno 12 nazioni in grado di prendere parte al team event.

TERZO STEP
Eventuali posti ancora disponibili per arrivare alla fatidica quota massima di 65 verranno assegnati fino a esaurimento degli stessi seguendo l’OQAL.

Va rimarcato come i posti non siano nominali. I saltatori non qualificano sé stessi, ma portano in dote un pettorale alla propria nazione. Saranno poi gli staff tecnici a decidere chi schierare a PyeongChang.

POSTI EXTRA-CONTINGENTE
Ogni federazione nazionale qualificata per la prova a squadre avrà l'opportunità, se lo desidera, di aggregare un quinto atleta extra-contingente considerato alla stregua di riserva.

Costui però potrà entrare in azione solo per il team event. Non potrà quindi essere utilizzato per le prove individuali, a meno che non vi siano seri problemi di salute per uno dei quattro “titolari” che, una volta sostituito, non potrà più tornare in gioco.

LA SITUAZIONE DELLA COREA DEL SUD
Come nazione ospitante la Corea del Sud ha diritto a schierare i propri rappresentanti in ogni gara individuale e una squadra nel team event, a patto però che i saltatori rispettino i criteri di eleggibilità imposti.

Tali criteri affermano che un atleta, per poter prendere parte ai Giochi olimpici di PyeongChang, deve aver realizzato almeno un punto di Coppa del Mondo nell’arco della sua carriera o almeno un punto di Continental Cup nel periodo di qualificazione.

Al momento vi sono solo tre coreani in possesso di tali requisiti (Choi Seou, Choi Heung-Chul, Kim Hyun-Ki). Di conseguenza la Corea del Sud non potrebbe prendere parte alla prova a squadre.

Se un altro uomo non dovesse soddisfare i criteri di eleggibilità entro il 21 gennaio 2018, allora la Corea del Sud non parteciperà al team event lasciando campo libero a una dodicesima nazione che altrimenti non avrebbe trovato spazio.

L’assenza dalla prova a squadre porterebbe peraltro come conseguenza il fatto che al Paese ospitante venga assegnato un solo posto anziché quattro.


SITUAZIONE
Esaurita la spiegazione, andiamo a effettuare una la proiezione.

Attualmente i contingenti per PyeongChang 2018 sarebbero i seguenti.

LEGENDA

 

 

 

 

 

 

 

 

SITUAZIONE PROVVISORIA DOPO IL SUMMER GP 2017

ENTRIES

Numero di atleti iscrivibili ai Giochi Olimpici

BIBS

Numero massimo di pettorali nelle competizioni individuali

TEAM

Indica se la nazione potrà schierarsi nel team event

OQAL

Indica le posizioni nell'OQAL degli atleti di riferimento

 

 

 

 

 

 

 

 

 

NAZIONE

NOC

ENTRIES

BIBS

TEAM

OQAL

AUSTRIA

AUT

4+1

4

SI

1

6

12

27

BULGARIA

BUL

-

-

-

 

 

 

 

CANADA

CAN

1

1

NO

36

 

 

 

REP.CECA

CZE

4+1

4

SI

22

30

31

35

ESTONIA

EST

3

3

NO

51

52

58

 

FINLANDIA

FIN

4+1

4

SI

39

41

44

45

FRANCIA

FRA

4+1

4

SI

23

46

54

57(T)

GERMANIA

GER

4+1

4

SI

4

10

13

16

ITALIA

ITA

4+1

4

SI

34

37

40

56(T)

GIAPPONE

JPN

4+1

4

SI

19

21

24

25

KAZAKISTAN

KAZ

3

3

NO

48

59

60

 

SUD COREA

KOR

1

1

NO

55

 

 

 

NORVEGIA

NOR

4+1

4

SI

5

15

17

18

POLONIA

POL

4+1

4

SI

2

3

7

11

ROMANIA

ROU

-

-

-

 

 

 

 

RUSSIA

RUS

4+1

4

SI

14

29

42

43

SLOVENIA

SLO

4+1

4

SI

8

9

20

26

SVIZZERA

SUI

4+1

4

SI

28

33

38

47

TURCHIA

TUR

4

4

NO

53

61

63

65

UCRAINA

UKR

1

1

NO

62

 

 

 

STATI UNITI

USA

4

4

NO

32

49

50

64

Ora come ora le nazioni rappresentate a PyeongChang sarebbero 19.

A meno di cataclismi ben 10 di esse possono dormire sonni tranquilli, in quanto di fatto già sicure di guadagnare la quota massima e di qualificarsi per la prova a squadre. Si tratta di Polonia, Germania, Norvegia, Giappone, Slovenia, Austria, Repubblica Ceca, Russia, Finlandia e Svizzera.

Viene poi il gruppo di Paesi in piena bagarre per qualificarsi al team event e di conseguenza aggregarsi alle dieci già citate. Questa compagine comprende 4 elementi. Si tratta di Italia, Francia, Stati Uniti e Corea del Sud.

La battaglia si combatte su due fronti. Il primo riguarda esclusivamente la Corea padrona di casa che, come già spiegato, avrebbe diritto all’iscrizione della squadra e al contingente pieno. Tuttavia al momento non può usufruire di questo privilegio poiché ha solamente 3 atleti eleggibili per i Giochi olimpici. Di conseguenza perderebbe il posto nel team event e vedrebbe ridotta a una singola unità la propria quota per le gare individuali.

I coreani dunque dovranno sperare che un proprio atleta oltre ai tre già iscrivibili riesca a marcare almeno un punto di Continental Cup in maniera tale da soddisfare i criteri di eleggibilità. In realtà il Paese ospitante avrebbe a disposizione anche un Piano-B, ovvero richiamare in servizio Kang Chil-Ku, trentatreenne ritiratosi dall’attività agonistica nel  marzo 2016 e dotato dell’eleggibilità olimpica in virtù dei punti ottenuti in gare di primo livello nell’arco della carriera.

Resta da capire se ve ne sia la possibilità e soprattutto se in casa coreana sia ritenuto fondamentale prendere parte al team event. Se dovesse essere così, sarebbe una pessima notizia per tutti gli altri Paesi. Infatti, oltre a togliere un posto nella prova a squadre, tre pettorali per le gare individuali attualmente detenuti da altre nazioni andrebbero invece automaticamente alla Corea.

In altre parole al momento si vive con un’incognita che sposterebbe uno slot per il team event e tre pettorali individuali. La situazione attuale non contempla questa possibilità, ma come detto le carte in tavola potrebbero cambiare.

Comunque sia ora come ora sono due i posti liberi per la prova a squadre. Va da sé che in questo istante solo uno dei due garantisce la certezza di prendervi parte, mentre l’altro è appeso alle sorti coreane.

La lotta riguarda Italia, Francia e Stati Uniti. Per stabilire un ranking tra queste nazioni fa fede il quarto atleta nell’OQAL. Fra le nazioni coinvolte il migliore in questo momento è l’azzurro Federico Cecon, con 33 punti di Continental Cup. Il friulano però è braccato dai francesi Paul Brasme e Jonathan Learoyd (rispettivamente 32 e 27),  mentre l’americano Nicolas Mattoon è quota 24.

Va però rimarcato come ben 31 dei 33 punti di Cecon siano stati raccolti nelle gare di Erzurum di inizio febbraio 2017, dove si sono presentati al via pochissimi atleti. Di conseguenza queste competizioni hanno letteralmente “drogato” l’OQAL nelle posizioni di rincalzo, poiché molti punti sono stati conquistati da saltatori che altrimenti avrebbero fato molta fatica nell’ottenerli.

Cecon e Mattoon erano presenti in Turchia, i francesi invece no. Pertanto la posizione del friulano è fortemente a rischio, poiché se uno dei due transalpini dovesse superarlo allora la Francia andrebbe a scavalcare l’Italia nella corsa al team event, guadagnandosi il posto certo e lasciando gli azzurri in balia delle decisioni coreane.

In tema di Italia si può comunque stare tranquilli riguardo le altre 3 quote. Queste sono di fatto acquisite matematicamente. Dunque l’unico dubbio per il movimento guidato da Lukasz Krucek riguarda la possibilità di iscriversi anche al team event.

Ricapitolando, 10 nazioni in “prima fascia” già certe di avere a disposizione contingente massimo e squadra. Dietro di loro altre 4 in “seconda fascia” con l’obiettivo di guadagnare gli stessi diritti di partecipazione.

Per quanto riguarda la “terza fascia” la situazione è la seguente. Canada e Kazakistan hanno un pettorale certo e altri atleti in lotta per aumentare la propria quota. L’Estonia non ha ancora certezze, ma 2 posti appaiono prenotati con la concreta possibilità di averne un terzo.

La Turchia è il Paese che ha maggiormente beneficiato delle già citate gare di Erzurum, poiché attualmente avrebbe addirittura diritto a 4 pettorali in quel di PyeongChang! Va da sé che solo uno è in ghiaccio, mentre gli altri tre sono a fortissimo rischio di rimonte altrui nell’OQAL. Infine l’Ucraina è in piena lotta per essere rappresentata con un atleta.

Fra le nazioni attualmente fuori dai giochi spicca la Bulgaria, con Vladimir Zografski che non può neppure essere considerato nell’OQAL non avendo ancora marcato punti né in gare di primo livello né nel circuito cadetto. In tal senso, probabilmente sarebbe saggio dedicarsi alla Continental Cup se si vuole prendere parte a PyeongChang 2018.

 

 

SETTORE FEMMINILE
Non essendoci prova a squadre, il processo di qualificazione non prevede step come tra gli uomini, ma è lineare.

Ai Giochi olimpici ogni Paese avrà diritto a una quota pari al numero delle proprie donne inserite nelle prime 34 posizioni dell’OQAL, fermo restando il limite massimo di 4 posti per nazione.

Se la Corea del Sud non dovesse avere nessuna saltatrice nella top-34, allora le sarà assegnato d’ufficio il 35° pettorale. Viceversa anche l’ultimo posto sarà attribuito in base all’OQAL.

Va rimarcato come anche qui i posti non siano nominali. Le atlete non qualificano sé stesse, ma portano in dote un pettorale alla propria nazione. Saranno poi gli staff tecnici a decidere chi schierare a PyeongChang.

Guardando alla situazione attuale dell’OQAL, si può già affermare come 28 dei 35 pettorali siano di fatto già stati assegnati.

Come? Semplicemente conoscendo il numero di gare qualificanti e i punti sin qui realizzati da ogni saltatrice è possibile determinare una proiezione sul punteggio necessario per occupare una delle migliori 34 posizioni dell’OQAL e di conseguenza stabilire quali ragazze abbiano di fatto già conquistato un posto per la propria federazione e quali pettorali siano invece ancora in bilico.

Alla luce di quanto appena esposto, attualmente i contingenti per PyeongChang 2018 sarebbero i seguenti. Nella seconda colonna vengono indicati quanti posti possono essere considerati già al sicuro

LEGENDA

 

 

 

 

 

 

 

SITUAZIONE PROVVISORIA DOPO IL SUMMER GP 2017

QUOTE ATTUALI

Numero di atlete iscrivibili ai Giochi Olimpici in questo momento

QUOTE CERTE

Numero di quote di fatto già acquisite matematicamente

OQAL

Indica le posizioni nell'OQAL degli atleti di riferimento

 

 

 

 

 

 

 

 

NAZIONE

NOC

QUOTE ATTUALI

QUOTE CERTE

OQAL

AUSTRIA

AUT

3

3

8

12

13

 

CANADA

CAN

2

 

29

34

 

 

CINA

CHN

0

 

 

 

 

 

REP.CECA

CZE

0

 

 

 

 

 

FINLANDIA

FIN

1

1

19

 

 

 

FRANCIA

FRA

3

2

17

26

32

 

GERMANIA

GER

4

4

5

6

11

22

ITALIA

ITA

3

2

16

21

30

 

GIAPPONE

JPN

4

4

1

2

10

15

SUD COREA

KOR

1

1

35

 

 

 

NORVEGIA

NOR

1

1

3

 

 

 

POLONIA

POL

0

 

 

 

 

 

ROMANIA

ROU

1

 

28

 

 

 

RUSSIA

RUS

4

3

4

23

25

31

SLOVENIA

SLO

4

4

7

9

14

24

SVIZZERA

SUI

0

 

 

 

 

 

STATI UNITI

USA

4

3

18

20

27

33

Ora come ora le nazioni rappresentate a PyeongChang sarebbero 13.

A meno di improbabili sconquassi 5 di esse sanno già con certezza quale sarà il loro destino. Giappone, Germania e Slovenia sono sicure di guadagnare la quota massima, mentre Finlandia e Corea del Sud sanno già di avere un’unica rappresentante e di non poter cambiare la loro situazione.

Russia e Stati Uniti hanno 3 pettorali acquisiti con la concreta opportunità di issarsi a loro volta al contingente pieno. Anche l’Austria sa che 3 posti sono certi, ma ha l’incognita su chi possa l'eventuale propria go-to-girl per issarsi a quattro.

Italia e Francia invece sono certe di avere almeno 2 atlete, sono in posizione di forza per salire a tre, ma potrebbero anche sperare di arrivare a 4.

La situazione italiana è la seguente. Manuela Malsiner ed Elena Runggaldier hanno già raccolto il punteggio necessario per portare in dote un pettorale. Evelyn Insam non è lontana da aggiungere un terzo slot, ma verosimilmente necessita ancora di una trentina di punti per dormire sonni tranquilli. Lara Malsiner è invece al momento la 36^ nell’OQAL e quindi in piena bagarre per entrare fra le prime 34.

Sotto questo aspetto  Julia Clair ed Eva Pinkelnig potrebbero stravolgere le carte in tavola. D’altronde la francese ha perso tutto il 2016-’17 causa infortunio, mentre l’austriaca ha vissuto un inverno anonimo dopo essere stata grande protagonista del circuito in passato. Se una delle due dovesse ritrovare lo standard di rendimento perduto, allora l’asticella per la trentaquattresima piazza si alzerebbe notevolmente.

Chiaramente un “risveglio” della transalpina o dell’austriaca ridurrebbe notevolmente le speranze della Norvegia di guadagnare una quota ulteriore a quella già acquisita di Lundby.

Infine Romania e Canada non hanno ancora certezze, ma sono vicinissime ad avere una propria atleta al via di PyeongChang 2018. La nazione nordamericana potrebbe anche ambire a qualificare una seconda atleta. Difficile, infine, che altri Paesi possano aggiungersi alla lista attuale.

Francesco Paone

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