E’ stata una lunga estate quella della campionessa olimpica della 30 km a Vancouver e della 10 km a Sochi, due medaglie d’Oro vinte in tecnica classica. Ad agosto ha abbandonato il Team Santander, squadra professionale orientata alle gare su lunghe distanze, perchè ha annusato, in vista delle Olimpiadi, una atmosfera un po’ troppo nazionalistica, il team con l’eccezione dello svedese Johan Olsson e della ceca Katerina Smutna è guidato e composto da atleti norvegesi. Ora Justyna Kowalczyk, dopo tre anni di presenze a singhiozzo nella Coppa del Mondo sta preparando l’assalto alle Olimpiadi di PyeongChang nella sua Zakopane e se quattro anni fa prima di Sochi era intenzionata a chiudere con i Giochi in terra russa ora non si pone limiti nonostante i 35 anni che compirà a gennaio, "non metto da parte l’idea di arrivare fino al 2022" ha dichiarato a Dziennik.
I piani per PyeongChang, dove a febbraio è ritornata alla vittoria dopo 4 anni in una prova di Coppa del Mondo seppure a ranghi ridotti, sono chiari: Justyna non parteciperà alla 10 km in tecnica libera ma ha intenzione di essere al via in tutte le altre prove inclusa la Team Sprint dove si schiererà al via con Sylwia Jaśkowiec. E gli obiettivi sono chiari, "non accontentarsi di qualche decimo posto". La polacca non parteciperà al Tour de Ski mentre a inizio gennaio potrebbe prendere parte a una maratona per poi dedicarsi completamente alla preparazione olimpica.
Justyna Kowalczyk: “Alle Olimpiadi farò cinque gare. Salterò solo la 10 km”
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