Tra loro, sulle pagine di Dagbladet, trovano ampio spazio le parole di Federico Pellegrino. "Sono contento di aver vinto la Sprint dei Campionati Mondiali di Lahti", dice il campione valdostano, "non so se avrò ancora altre opportunità nella mia carriera di battere Klæbo". "E’ un talento unico", continua Pellegrino, "ed è così forte che potrebbe fare del male allo Sci di Fondo". Il rischio è che lo strapotere del ventunenne di Trondheim "elimini ogni incertezza. E’ pazzesco pensare per quanti anni possa dominare". 
E’ un timore che è condiviso dal finlandese Sami Jauhojärvi che ha terminato la carriera in estate: "E’ praticamente impossibile batterlo nelle Sprint e non sembra mai andare al 100%. Sembra andare così facile in salita. Può distruggere tutta la suspence nelle prove Sprint maschili". 
Ritornando a Federico Pellegrino, il valdostano rivela di aver iniziato a seguire con attenzione la crescita di Klæbo dal momento in cui si impose ai Campionati Mondiali Junior un paio di stagioni fa. "E’ diventato il più veloce al mondo prima di quanto pensassi, ma da tempo mi sono messo a studiare i video delle sue gare". 
Pellegrino: “Per fortuna ho vinto a Lahti, Klæbo può dominare per anni”
 
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