La Nippon Gaishi Hall di Nagoya sta ospitando l’atto finale del Grand Prix di pattinaggio di figura.
Nella prima giornata si sono disputati sei programmi corti, equamente divisi tra categoria juniores e categoria maggiore.
Il piatto forte della giornata è stato rappresentato dalla sfida che ha contrapposto nella gara femminile juniores le giovani russe Alexandra Trusova e Alena Kostornaia, allieve di Eteri Tutberidze capaci di spingersi oltre il precedente primato mondiale di categoria. Alla fine l’ha spuntata la tredicenne Trusova (73.25), che ha inflitto un punto abbondante di distacco alla quattordicenne compagna di allenamento (71.65). Il podio provvisorio è stato completato dalla tredicenne russa Anastasia Tarakankova (67.90), altra pattinatrice allenata dallo staff diretto da Tutberidze.
In campo maschile, il programma corto juniores ha visto prevalere lo statunitense di scuola russa Alexei Krasnozhon (81.33), che, forte del nuovo primato stagionale, ha regolato il russo Alexei Erokhov (78.39) e il progredito giapponese Mitsuki Sumoto (77.10). Tra le coppie di artistico juniores, l’hanno spuntata i giovanissimi russi Panfilova/Rylov (60.81), che hanno avuto la meglio per un’incollatura sugli australiani Alexandrovskaya/Windsor (60.26) e sui connazionali Pavliuchenko/Khodykin (59.51).
Nell’attesa short dance senior, Gabriella Papadakis e Guillaume Cizeron (82.07) hanno avuto ragione di Tessa Virtue e Scott Moir (81.53), imbattuti nel segmento di gara dal giorno del ritorno alle competizioni. La coppia francese ha sconfitto i rivali canadesi sul punteggio tecnico e nella somma delle componenti del programma. Nell’occasione, è stato migliorato il primato europeo e sono state ottenute la seconda e la terza prestazione all-time nelle componenti del programma. In terza posizione si sono attestati i fratelli statunitensi Maia e Alex Shibutani (78.09). Gli italiani Anna Cappellini e Luca Lanotte (74.24) hanno chiuso in sesta piazza a stretto contatto con il quarto posto.
In campo maschile, Nathan Chen (USA-103.32), Shoma Uno (JPN-101.51) e Mikhail Kolyada (RUS- 99.22) hanno messo un’ipoteca sul podio sfruttando lo status di "multiquadruplisti". Lo statunitense ha avuto il merito di sbagliare meno e approfittando della caduta dei diretti avverari si è imposto di misura nel segmento di gara.
Infine, tra le coppie di artistico il successo parziale è andato ad Aliona Savchenko, 34 anni a gennaio, e Bruno Massot. La coppia tedesca (79.43), che a Nagoya ha rispolverato il programma corto della passata stagione, ha preceduto di stretta misura i russi Tarasova/Morozov (78.83) e i cinesi Sui/Han (75.82), favoriti della vigilia, ma penalizzati da un’inopinata quanto inusuale caduta di Han nell’esecuzione del triplo toeloop in parallelo. Savchenko, seppure con altro partner, vanta 8 podi con 4 vittorie nelle finali del Grand Prix.
GRAND PRIX FINAL NAGOYA – Prima giornata

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