La prima gara olimpica della storia su trampolino grande si è tenuta a Salt Lake City 2002. All’epoca era denominata "sprint", in quanto prevedeva un salto seguito da 7,5 km di fondo, differenziandosi così dalla storica Gundersen – composta da due salti (su trampolino piccolo) e 15 km sugli sci stretti.
Dalla stagione 2008-’09, con l’uniformazione dei format decisa dalla Fis, i chilometri da percorrere sono stati innalzati a 10. Nell’ambito dei Giochi la gara ha assunto l’attuale fisionomia a partire da Vancouver 2010.
Tenendo in considerazione anche le sprint, sino a questo momento sono 4 gli atleti capaci di laurearsi campioni olimpici in una competizione con salto su Large Hill. In altre parole nessun uomo è mai riuscito a ripetere la propria affermazione.
Fra di essi l’unico in attività è il norvegese Jørgen Graabak, impostosi a Sochi 2014. Prima di lui – andando a ritroso nel tempo – nell’albo d’oro si leggono i nomi dello statunitense Bill Demong (Vancouver 2010), dell’austriaco Felix Gottwald (Torino 2006) e del finlandese Samppa Lajunen (Salt Lake City 2002).
Sempre guardando a chi è in attività, si contano tre atleti capaci di conquistare medaglie meno pregiate dell’oro. Si tratta del norvegese Magnus Moan (argento sia a Torino 2006 che a Sochi 2014), dell’austriaco Bernhard Gruber (bronzo a Vancouver 2010) e del tedesco Fabian Rießle (bronzo a Sochi 2014).
CLICCA QUI PER LA START LIST
PRECEDENTI PODI OLIMPICI
PYEONGCHANG 2018 – Presentazione gara individuale con salto su Large Hill

Ti potrebbe interessare
Biathlon – Uldal nella terra di Mazet: il norvegese si allena a Corrençon-en-Vercors
La preparazione estiva entra nel vivo, con tutti i big del biathlon distribuiti tra le più attrezzate località
Biathlon – Vittozzi a San Nicolò di Comelico per l’inaugurazione della nuova palestra. Presenti tanti volti dello sport azzurro
Una reunion di leggende. A San Nicolò di Comelico, non lontano da Sappada, nella mattinata di oggi – domenica
Combinata Nordica – Lena Brocard sulla strada del recupero dopo un infortunio ai legamenti della caviglia
È stata una primavera piuttosto diversa dal solito per Lena Brocard, che nonostante i suoi venticinque anni va