Che possa essere una sprint da coltello tra i denti lo si capisce sin dalle qualifiche. Sull’anello da 1554 metri di Seefeld il più veloce dopo la leadership femminile è di nuovo uno svedese ma, quello che non aspetti. Viktor Thorn mette tutti in riga con 1 centesimo sul russo Sergey Ustiugov, 54 sul norvegese Finn Haagen Krogh e il compagno di team Calle Halfvarsson, 91 sul campione olimpico Johannes Hoesflot Klaebo e 92 sul campione del mondo Federico Pellegrino. Settimo posto, a 1"20, per Emil Iversen e poi il resto del mondo.
Francesco De Fabiani è messo benissimo ed è nono, a 2"38, e precede Lucas Chanavat, decimo staccato di 2"39. In casa Italia si qualificano in tre: l’altoatesino Stefan Zelger si piazza ventisettesimo, staccato di 7"19.
Ma il sogno azzurro sarebbe potuto essere quasi perfetto perché Davide Graz, sappadino al primo mondiale della vita a 19 anni (è un dei dodici millenials in gara) è trentaduesimo, a 8"20 da Thorn e a 91/100 dalla qualifica che strappano, a pari tempo, il francese Renaud Jay e il russo Alexander Bolshunov. Graz ha raggiunto Popa poco prima del tornantino, che ha percorso insieme al romeno perdendo qualche decimo forse determinante per la qualifica. Quarantesima posizione per Claudio Muller, anch’egli all’esordio mondiale, a 2" dalla qualificazione. Sessantesimo tempo, a 16"95, per l’italo thailandese Mark Chanloung.
Sei sprinter racchiusi in 92 centesimi nelle qualifiche della sprint dei mondiali di Seefeld
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