Alla vigilia degli ultimi 15km della stagione, l’inseguimento in skating di domani, Johannes Klæbo vede molto da vicino la Coppa del Mondo. Il norvegese, infatti, dopo il doppio successo ottenuto nelle prime due gare di Quebec City, partirà con 52” di vantaggio su Alexander Bolshunov, che se vorrà conquistare la Coppa del Mondo, dovrà fare un’impresa memorabile. Un secondo dopo il russo partirà Alex Harvey, mentre Federico Pellegrino prenderà il via come sesto a 1’13”. A tre secondi dall’azzurro ci sarà Emil Iversen, mentre De Fabiani inizierà a 1’25” da Klæbo insieme a Sjur Røthe. Con loro saranno in gruppo anche Hakola e Krüger. Tenteranno di recuperare diverse posizioni anche Cologna, a 1’42”, Holund a 1’57” e Musgrave a 2’27”.
Proverà a entrare in zona punti Maicol Rastelli, al via 31° con un distacco di 3’06”, mentre Manificat partirà addirittura 45° a 4’03”. Con il pettorale 52 toccherà a Giandomenico Salvadori, che cercherà di sfruttare una gara di gruppo per tentare di ripetere l’impresa del finale della passata stagione, quando chiuse con il quarto tempo.
Sarà comunque battaglia per la Coppa del Mondo perché Klæbo ha un vantaggio di 42 punti. Insomma, se domani Bolshunov dovesse compiere l’impresa di recuperare e battere Klæbo, guadagnerebbe 200 punti contro 160, se il norvegese fosse secondo, e lo scavalcherebbe con un tempo di giornata migliore. Insomma il russo proverà una gara tutta d’attacco, ma è difficile immaginare una rimonta del genere su un Klæbo che saprà come gestirsi.
C’è interesse anche per capire come chiuderanno gli azzurri. De Fabiani, attualmente ottavo, scavalcherà almeno Sundby, ma proverà anche ad andare all’attacco di Iversen, pure se non sarà facile. Pellegrino, da parte sua, cercherà di difendersi al meglio per scavalcare in classifica Ustiugov e riuscire anche a tenersi alle spalle Larkov e Skar. Se il poliziotto valdostano dovesse confermare, anche in skating, quanto di buono visto in classico, l’Italia avrebbe due atleti nella top ten della generale per la prima volta dal 2009, quando Pietro Piller Cottrer e Giorgio Di Centa chiusero entrambi tra i primi dieci.
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Fondo – Coppa del Mondo: Bolshunov a 52″ da Klæbo, mentre l’Italia sogna la doppia top ten nella generale
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