A distanza di due anni dall’ultima volta è tornata a salire sul podio di una gara individuale e l’ha fatto nel giorno più importante, la sprint iridata del Mondiale di Madona, in Lettonia. Anna Bolzan ha illuminato una giornata che per l’Italia era diventata un po’ scura con l’arrivo della pioggia, riuscendo a portare a casa una medaglia preziosa che con lei fa sorridere tutto il gruppo azzurro. L’abbiamo contattata poco dopo il termine della gara norvegese per farci descrivere da lei le emozioni di una giornata tutt’altro che banale.
Ciao Anna e complimenti per questo bronzo; descrivi la tua gara.
«Mi sono sentita bene fin dall’inizio. Sentivo che le gambe giravano e stavo riuscendo a gestire bene la tensione. Sono riuscita a qualificarmi con il terzo tempo e questo mi ha aiutata a farmi capire che potevo arrivare sul podio. Le batterie sono riuscita a passarle tranquillamente, così sono giunta in finale. Lì ho visto che le svedesi iniziavano a prendere qualche metro ma avevo ancora del margine sulla russa che, nonostante mi stesse tornando sotto, sono riuscita a battere».
La pioggia ha provocato problemi?
«Non è facile correre con la pioggia. Però ho vinto una sprint di Coppa del Mondo con il bagnato e questo mi ha aiutata a non cedere di testa».
Per te è la prima medaglia iridata individuale; puoi descriverci le tue emozioni?
«È una grande emozione. Finalmente i sacrifici sono stati ripagati. È una grande soddisfazione per me perché lavorando otto ore al giorno non è facile far conciliare tutto. Ho poco tempo a disposizione per allenarmi e cerco di sfruttarlo al meglio».
È il tuo primo podio individuale dopo due anni; cos’è cambiato in questa stagione?
«Ho cambiato il modo di allenarmi. Ho iniziato a studiare le mie avversarie a partire dall’ultimo Mondiale per cercare di cambiare sia la sciata che gli allenamenti e per cercare di avvicinarmi il più possibile a loro. Non dico di esserci riuscita al 100% ma intanto si stanno vendendo dei miglioramenti utili a capire che sono sulla giusta strada».
Hai qualche dedica particolare?
«Vorrei ringraziare in particolare Alessandro Bolzan (preparatore atletico), RCS, Skirollo e Kayak (Roberto Tonussi) per i materiali, il mio fisioterapista Stefano Martini e l’ortodontico Ivan Chies».
Mondiali skiroll – La gioia di Anna Bolzan: “Questo bronzo mi ripaga di tutti i sacrifici”

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