Chissà se avrebbe mai immaginato di sfidare un giorno Klæbo ai calci di rigore al termine del primo tempo di un match di Champions League. Sicuramente quella di ieri è stata una serata molto particolare e divertente per Federico Pellegrino, che ha raccolto l’invito degli organizzatori del Toppidrettsveka, in programma la prossima settimana, affrontando dal dischetto Klæbo all’interno dello stadio Lenkerdal, a Trondheim.
«È stata un’esperienza molto bella – ha affermato l’azzurro al termine della sfida con il norvegese – ma oggi si è capito perché Pellegrino a sedici anni ha scelto di sciare anziché giocare a calcio. La sfida era al meglio dei tre rigori, io sbagliato i primi due mentre Klæbo li ha realizzati, così ho perso 2-0. È la triste realtà (scherza, ndr), però è stato bello, perché lo stadio era praticamente pieno, ventimila persone presenti. È stata una bella esperienza, in tribuna c’era anche tutta la squadra a tifare per me, anche se probabilmente adesso sanno che non devono più farlo quando gioco a calcio».
Un momento di svago e di risate nel pieno della preparazione: «Ho vissuto una serata diversa in questo lungo periodo in Norvegia, dove gli allenamenti stanno andando alla grande. Anche il Blinkfestivalen è andato bene con la vittoria della sprint. Ora vediamo come andrà Toppidrettsveka, coloro che hanno organizzato questo challenge tra me e Klæbo. Sicuramente dopo questo periodo con tante ore di carico sarà interessante vedere se la velocità ci sarà».
Fondo – Pellegrino dopo la sfida ai rigori con Klæbo: “È stata una bella esperienza”

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