Biathlon | 30 novembre 2019, 16:14

Biathlon - Trionfo azzurro!!! I Fab4 dominano la staffetta mista di Östersund

Lisa Vittozzi, Dorothea Wierer, Lukas Hofer e Dominik Windisch dominano la scena, superando Norvegia e Svezia

Dominik Windisch taglia il traguardo

Dominik Windisch taglia il traguardo

Grande, grandissima Italia. Un autentico show, una grandissima prova di squadra: Lisa Vittozzi, Dorothea Wierer, Lukas Hofer e Dominik Windisch conquistano una strabiliante vittoria nella staffetta mista di Östersund al termine di una gara che ha visto praticamente sempre l'Italia al comando. Eccellenti le ragazze, forti, fortissimi gli uomini. E per gli altri non è rimasto che inseguire, con i fratelli Bø unici in grado di creare qualche grattacapo. Ma anche l'irresistibile rimonta di Johannes Bø si è dovuta inchinare alla robustezza di Domme Windisch, che taglia ancora una volta il traguardo di Östersund a braccia levate.

La Norvegia di Tendrevold, Eckhoff, T.Bø e J. Bø a 4"6 di distacco e la Svezia terza allo scoccare del minuto di gap dagli scatenati Fab4 azzurri completano il podio, in una giornata oltremodo difficile per la Germania, affossata nel poligono in piedi da Schempp e per la Francia, in difficoltà già al lancio con Aymonier.

Si tratta della seconda storica vittoria nella staffetta mista per l'Italia, un successo che già nel primo giorno della stagione consente di allungare a 21 la striscia di tappe consecutive a podio nel massimo circuito.

Veloci, precisi, sicuri, solidi: l'impressione destata dal quartetto azzurro è stata... impressionante. Era lecito aspettarsi un debutto convincente, ma quanto visto sulla neve di Östersund è andato ben oltre ogni più rosea attesa. Il quartetto italiano ha preso il comando delle operazioni dopo il primo poligono della prima frazione e non è più stato raggiunto da nessuno. Una gara davvero sontuosa, in cui spiccano i poligoni in piedi di Vittozzi, Wierer e Hofer e la resa generale sugli sci.

Tra gli altri, enorme Johannes Bø, bene Denise Herrmann e Tarjei Bø mentre Martin Fourcade è di fatto ingiudicabile, essendo entrato in scena quando la gara della Francia era ormai defunta.

E se l'appetito vien mangiando...

 

La cronaca della gara

Prima Frazione - Lisa Vittozzi è la prima a sparare al primo poligono, ma l’ultimo bersaglio le richiede una ricarica dopo una serie sicura e veloce. La prima ad uscire quindi è la Russia con Ekterina Yurlova con quattro secondi di margine su Karolin Horchler, ma il gruppo è compatto, eccezion fatta - tra i top team - per la Francia che paga la fallosità dell’Aymonier.

Tra i due poligoni, Vittozzi ha preso l’iniziativa recuperando la testa della gara per presentarsi alla serie in piedi nella piazzola numero uno: la sua è una esibizione di precisione e velocità, di fatto la carabiniera di Sappada finisce quando le altre devono ancora iniziare. Il cronometro dice +12”7 nei confronti della finlandese Mari Eder (Laukkanen) e +30”7 sulla statunitense Egan, più lontane le altre: meglio di così la stagione della ventiquattrenne azzurra non poteva iniziare.

MVP di frazione: Lisa Vittozzi

 

Seconda Frazione - Dorothea Wierer viene lanciata con 13”9 sulla Finlandia, quindi Svezia (+24”7) e Svizzera (+37”6):  settima la Germania che trova Denise Herrmann appesantita di 52” di ritardo appaiata alla Norvegia, Tiryl Eckhoff in seconda.

Kaisa Mäkäräinen e soprattutto Denise Hermann ingranano subito le marce alte ed il vantaggio di Wierer si assottiglia, ma la ventinovenne delle Fiamme Gialle è la prima a presentarsi al poligono a terra. Proprio come alla compagna di squadra, anche Dorothea manca l’ultimo bersaglio della prima serie, recuperando con gli interessi quanto recuperato dalla finlandese (seconda a +23”). Molto efficiente la Herrmann che senza errori risale in quinta posizione a +33”8 preceduta di una manciata di secondi dalla Svezia di Maria Brorsson e dalla Svizzera di Lena Häcki. La seconda tornata ha permesso alla sassone di ricucire sulle inseguitrici, convincente il ritmo sugli sci anche per Dorothea che piazza una seconda serie pazzesca, uscendo dalla piazzola ancora prima che le avversarie arrivino. Le altre sbagliano tutte ed Herrmann si trova seconda a 53”4, di fatto come al primo cambio; poi Svezia e Finlandia già oltre al minuto di gap; Francia dispersa.

MVP di frazione: Dorothea Wierer

 

Terza Frazione - Il testimone passa agli uomini: Lukas Hofer si ritrova così in perfetta solitudine con 39”3 sul tedesco Simon Schempp, con Svezia e Finlandia appaiate a 56”; oltre al minuto Svizzera, Repubblica Ceca ed Ucraina; ottava la Norvegia a 1’32”. Hofer concede a sua volta una ricarica al primo poligono, dopo aver allungato di un paio di secondi nei confronti di Schempp sugli sci. All’uscita il vantaggio di Lukas è di 46” sullo svedese Nelin, con la Germania terza a 56”5. Gira la Repubblica Ceca con Moravec, Tarje Bø fa risalire la Norvegia al quinto posto, ma a 1’23”5 dall’Italia.

Hofer viaggia che è un piacere e la sua sessione di tiro è ancora meglio della precedente: una ricarica usata sul terzo bersaglio in una serie decisamente rapida e sicura. Dietro di lui sbagliano tutti, Nelin si ritrova secondo ma a 1’08 con la Bø che scavalca anche Germania (Schempp in grande difficoltà) e Finlandia e si piazza sul terzo gradino del podio ad 1’21”8 da uno scatenato Hofer che nell’ultima tornata spinge come un forsennato verso la zona cambio.

MVP di frazione: Lukas Hofer e Tarjei Bø

 

Quarta Frazione - Dominik Windisch parte a razzo senza avversari nello specchietto retrovisore: tutti oltre al minuto di ritardo, con Johannes Bø ad 1’07: è lui il grande spauracchio per l’Italia.

Il campione del mondo della mass start gestisce bene il primo giro, si prende tempo in apertura, incappa in due errori ma esce comunque in testa con 49”5 su Bø (tre ricariche per lui) e 56”2 sulla Svezia di Ponsiluoma; quarta la Svizzera con Finello ad 1’33”9; poi si sale oltre i due minuti di gap. Nella penultima tornata, la situazione cambia di poco se non un ulteriore recupero da parte di Bø (36”8 in ingresso). Due errori di Windisch fanno riavvicinare un Bø infallibile che esce dal poligono con soli 12”6.Nell’ultimo giro, Bø risale ancora, ma senza riuscire a chiudere il gap. complice i festeggiamenti di Windisch, i secondi di distanza saranno solo 4 al traguardo, ma il concetto resta chiaro: la prova è stata dominata dal quartetto azzurro.

MVP di frazione: Johannes Bø

 

Luca Perenzoni

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