La 2^ tappa di Coppa del Mondo ha destato diversi motivi di interesse nonostante il programma individuale limitato solo ai due skiathlon di sabato 7 dicembre.
Se Therese Johaug continua a perpetuare la sua totale superiorità, staffetta inclusa, rendendo sfortunatamente abbastanza prevedibile il destino di ogni competizione che superi i due chilometri di lunghezza, non si può dire lo stesso di Johannes Høsflot Klæbo.
Il norvegese è stato comunque protagonista nella prova a doppia tecnica con il 4° posto, ma ha subito l’ulteriore crescita condizionale di Emil Iversen e l’impressionante motore di Alexander Bolshunov e Hans Christer Holund, quest’ultimo ormai non più il gregario di lusso (comunque con medaglia individuale olimpica) che fu fino alla passata stagione prima di diventare campione mondiale della 50km, ma un fondista in grado di vincere, la scorsa settimana a Ruka, e convincere quale trionfatore morale per il lavoro ritmico fatto a Lillehammer.
E’ stata la Russia la vera mattatrice della due giorni sulle nevi di casa dei rivali. La doppietta delle due formazioni nella staffetta, prova alla quale hanno rinunciato sia Klæbo che Bolshunov in vista del trasferimento a Davos, è stata un duro colpo al movimento leader del fondismo mondiale. I norvegesi possono consolarsi per il dominio al femminile con Heidi Weng ancora una volta sul podio ma superata questa volta da una convincente Jessica Diggins. Al maschile le frecce sono diverse, ma Bolshunov farà di tutto per impedire al coetaneo rivale di vincere la terza sfera di cristallo consecutiva.
Classifica di Coppa del Mondo femminile
1. Johaug 441
2. Weng 316
3. Jacobsen 272
4. Diggins 271
5. Sadie Maubet Bjornsen 236
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Qui invece le classifiche distance e sprint guidate da Johaug e Maiken Caspersen Falla.
Classifica di Coppa del Mondo maschile
1. Klæbo 420
2. Iversen 395
3. Bolshunov 326
4. Niskanen 290
5. Holund 276
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Qui invece le classifiche distance e sprint guidate da Iversen e Klæbo.
Le classifiche di Coppa del Mondo dopo Lillehammer
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