Ha collezionato tanti secondi posti Alexander Bolshunov nelle sue prime stagioni da senior: tre argenti (e un bronzo, ndr) a PyeongChang, quattro argenti ai Mondiali di Seefeld, il secondo posto nella classifica generale della Coppa del Mondo 2018/19. Finalmente, in Cima al Cermis, il ragazzone russo, che si porta dietro la vodka preparata dal papà, offerta anche al suo rivale Klæbo – “se mi rispetta, la beve prima di salire sul Cermis” ha anche affermato sabato scorso – ha ottenuto il suo primo grandissimo successo, la vittoria del Tour de Ski.
È la consacrazione di Bolshunov, autore di un Tour de Ski superlativo, illuminato dalle due splendide azioni nell’inseguimento di Dobbiaco e nell’attacco finale a Ustiugov sul Cermis. «Non ho mai provato queste emozioni prima d’ora – ha ammesso il russo al termine della gara a sports.ru – fin qui mi era mancato un successo del genere. Ma oggi finalmente tutto è andato per il verso giusto. Sono stato in grado di scalare questa montagna come i più piccoli. Sono molto contento di questo. Fino agli ultimi metri avevo paura di accelerare, perché Sergey era lì, so che la scalata è sempre molto difficile. Quando ho vito che la strada iniziava a spianare, ho capito che era il mio giorno. Di solito arrivavo al traguardo così male che nemmeno mi ricordavo nulla, oggi mi sono reso conto per la prima volta di tutto ciò che stava accadendo».
Al termine della gara Ustiugov ha affermato di essere stato calpestato diverse volte da Bolshunov nel corso della gara. Il ragazzone classe ’96 si è scusato: «Vero, purtroppo accelerando mi è capitato di calpestarlo, gli chiedo scusa. Non l’ho fatto di proposito».
Bolshunov non immaginava di poter battere addirittura il suo connazionale: «Sapevo che se avessi perso 15-20 secondi da Sergey, avrei fatto un grande risultato. Ma oggi sono riuscito addirittura a superarlo. L’idea di essere in grado di lottare con i migliori anche in salita, mi ha reso veramente felice».
Fondo – Bolshunov non è più solo secondo: “Non avevo mai provato queste emozioni”

Ti potrebbe interessare
Sci di fondo – Giovanni Ticcò: “Mi dico bravo per quanto fatto fin qui, ma ora serve un passo avanti per puntare più in alto”
È stato tra i fondisti azzurri che nella passata stagione hanno fatto il maggior salto di qualità. Giovanni Ticcò è
Biathlon – Il dramma di Arttu Heikkinen: campione del mondo giovanile, ora rischia la revoca del porto d’armi
Dalla Finlandia trapela una storia che si lega al nome di un giovane e promettente talento del biathlon
Sci di fondo – Meno sette alla Toppidrettsveka, tutto pronto a Hitra e Trondheim: atleti iscritti e programma completo
Salutata la parentesi del Blinkfestivalen, i big dello sci di fondo si spostano di qualche chilometro per