La sua assenza a Le Grand Bornand aveva fatto discutere, ma il risultato odierno ha dimostrato che la scelta di Marte Olsbu Røiseland è stata del tutto giustificata. Come aveva anche affermato l’ex azzurro Pietro Dutto nella sua rubrica su Fondoitalia, la norvegese ha avuto una settimana di allenamento in più e ha confermato a Oberhof la sua grande condizione sugli sci ma anche una ritrovata fiducia al poligono.
«Oggi le condizioni erano molto difficili tra pioggia e vento – ha affermato la norvegese nella classica conferenza stampa dell’IBU – ma avevo un buon piano gara, quindi mi sono concentrata soltanto su quello che dovevo fare senza pensare alle cattive condizioni meteorologiche. Ho fatto un buon lavoro, anche perché vengo dalla Norvegia, ho avuto già esperienza con questo tipo di clima, sono allenata (ride, ndr)».
Ovviamente le è stato chiesto la motivazione della sua scelta di non gareggiare in Francia, che lei ha spiegato così: «Mi è stata posta tante volte questa domanda negli ultimi giorni. Saltare la tappa francese è stata una decisione complicata, ma avevo fatto questa scelta già da tempo. Nella passata stagione arrivai veramente stanca alle ultime gare, il finale non fu così buono, così ho pensato quest’anno di provare a cambiare qualcosa e magari in questa stagione chiuderò molto meglio. Questa è la motivazione che mi ha fatto prendere questa decisione».
Se a inizio anno Marte Olsbu Røiseland ha faticato al tiro, oggi si è imposta grazie a un doppio zero. La pausa le ha fatto bene anche al poligono. Lei è convinta di si: «Anche le difficoltà al tiro mi hanno spinto a rinunciare alla tappa francese e restare a casa ad allenarmi. Nelle prime uscite stagionali al poligono non riuscivo a rendere bene come in allenamento. Ho lavorato tanto al tiro mentre ero a casa nel periodo natalizio, ma prima di tutto ho cercato di trovare me stessa perché buona parte del tiro passa per la testa. Credo di aver fatto un buon lavoro oggi, quindi sono veramente felice».
Biathlon – Dopo il successo di Oberhof, Røiseland spiega la sua scelta di saltare Le Grand Bornand

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