Come da tradizione da decenni, a pochi giorni dalla Marcialonga, Passo di Lavazè a ospitato la Lavazèloppet, gara di 22km in tecnica classica, giuntalla sua 43ª edizione. A imporsi è stato Giacomo Gabrielli, atleta del Centro Sportivo Esercito, che ha vinto con 47” di vantaggio su Gabriel Koehl (ASV Deutschenhofen), mentre terzo ha concluso Stefano Mich (Team Futura), staccato di 1’32”.
Tra le donne successo per la gardenese Judith Moroder (Sci Club Garden), che ha conquistato il successo con un vantaggio di 41” sulla russa Elena Nikiforova, mentre terza è giunta la statunitense Brandy Stewart, staccata di 2’49”.
Molto soddisfatto per il risultato finale Giacomo Gabrielli: «Oggi mi sono divertito molto perché mi sono sentito bene già dal primo metro. Siamo partiti tranquilli e io ho provato ad allungare sulla salita della Torbiera, dopo il decimo chilometro. Non ero sicuro della strategia, perché conoscendo i miei avversari ero consapevole di doverli tenere d’occhio. Avevo gli sci veloci, mi sentivo bene e ho rischiato. Sono andato via da solo e ho cercato di dare il massimo fino al traguardo. La giornata è stata bellissima, le piste fantastiche. La prossima settimana ci sono i Campionati Italiani a Bergamo e la mia stagione è bella piena di appuntamenti, ma non volevo perdermi la Lavazeloppet sulle piste di casa. Le conosco a memoria ed è davvero un piacere gareggiare a Lavazè».
Netto il successo della gardenese Judith Moroder tra le donne: «Ho fatto la maggior parte della gara da sola, non ho trovato nessun riferimento neanche fra gli uomini. Pensavo: "non partire troppo veloce, perché poi la paghi". All’inizio mi sono frenata e non ho tirato troppo, ho tenuto le energie per il finale. È la mia prima volta qui alla Lavazeloppet, me ne aveva parlato un’amica e ho pensato che fosse un’ottima occasione per preparare la Moonlight a Siusi. La mia amica l’ha fatta due anni fa e le era piaciuta tantissimo, devo dire che le do ragione. Mi sono divertita molto».
Infine ha parlato Raul Olle, che ha partecipato a due edizioni dei Giochi Olimpici e vinto una Vasaloppet: «Mi hanno dato il numero uno perché venti anni fa ero un’atleta professionista, ma sono passati tanti anni. La pista era bellissima, in Estonia quest’anno non abbiamo molta neve e così quest’anno mi è capitato raramente di fare una sciata così piacevole. Sono venuto apposta dall’Estonia, non è la prima volta. Ho fatto un campo di allenamento su queste piste durante la mia carriera in Coppa del Mondo e il Lavazè mi è rimasto impresso. Mi piace molto, sia la zona che le piste. Sono felice di poter ancora sciare qui, sono grato all’u.s. Lavazè, che continua a organizzare un evento così bello».
Fondo – Giacomo Gabrielli e Judith Moroder vincono la Lavazeloppet

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