Lukas Hofer ha commentato, nella mixed zone dell’Arena Alto Adige, la prestazione azzurra nella single mixed relay, chiusa al nono posto.
Gara non facile per la coppia italiana, segnata dal numero alto di partenza (13) con cui ha dovuto fare i conti Dorothea Wierer e che ha costretto gli azzurri ad una continua rincorsa.
Hofer: "La gara è partita in maniera un po’strana, con il pettorale alto. Si è vista la difficoltà a passare, il bosco era veramente stretto. Quando Doro è arrivata la prima aveva quasi finito di sparare, i primi hanno fatto una gara tatticamente perfetta. Ho provato a recuperare in ogni modo, ci sono anche riuscito ma quell’ultimo errore di Dorothea che ha determinato il giro di penalità è stato troppo in quel momento, non era più possibile rimanere a contatto con i primi. Ma la staffetta si fa in due, si perde e si vince in due. Io mi sono sentito bene, soprattutto a terra, dove ho avuto modo di sparare anche più veloce. In piedi ho cercato di rischiare dopo aver visto i primi andare. Sono riuscito a chiudere subito con le prime due ricariche ma era difficile recuperare in quel momento. Poi i primi sono andati via e la gara è finita. Sensazioni in vista delle prossime due gare? Sensazioni sugli sci ottime, avevamo un gran bel materiale. Per quanto riguarda il tiro, a terra ho avuto sensazioni positive, mentre in piedi serve solo mantenere la calma e non farsi condizionare dalla fretta. Regola di partenza? Non è una regola che qualcuno ha inventato da un giorno all’altro, forse si potrebbe prendere il piazzamento dell’anno scorso ai Mondiali ma è sempre stata seguita la regola della classifica generale di specialità. Con il 13 per Dorothea era difficilissimo. E’ successo, capita, si va avanti. Poligono? Il vento cambiava in continuazione, come negli scorsi giorni. Di certo non è un poligono facile, anche per l’altitudine."
Anterselva 2020, Lukas Hofer al termine della single mixed: “Oggi non era facile, ho provato a recuperare in tutti i modi”

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