Il secondo zero della carriera e della stagione si è trasformato nella seconda vittoria stagionale. Dopo l’individuale di Pokljuka, ecco la sprint di Nove Mesto. Due "clean sheet" che si sono trasformati in altrettanti successi, come d’altronde è prevedibile in luce della manifesta superiorità sugli sci dell’ex sprinter di casa a Bockau.
"Oggi è stata una gara fantastica – ha rivelato Herrmann ai responsabili della comunicazione dell’IBU, in assenza di conferenze stampa ufficiali – ero molto concentrata sui bersagli in condizioni di certo non facili, perchè il vento variava molto, spesso forte, talvolta più leggero. Sappiano che Nove Mesto non è un poligono facile, specie per me ma forse sono stata fortunata nel trovare condizioni buone al tiro. E anche il silenzio mi ha aiutata. Credo che sia stata una giornata speciale per me".
Dall’atmosfera surreale di una Vysocina Arena senza tifosi per la necessità di disputare il fine settimana a porte chiuse è nato lo spunto per il successo. Una vittoria che ha consentito alla trentunenne tedesca di rilanciarsi prepotentemente sia nella classifica generale, sia in quella di specialità, avvicinando sensibilmente alla leader Dorothea Wierer.
E tra le tante curiosità statistiche, spicca un dato piuttosto particolare: i due unici zeri della carriera di Herrmann sono stranamente coincisi con i due peggiori risultati stagionali di Dorothea, il 23° posto nell’individuale di Pokljuka ed il 24° odierno. Una curiosa coincidenza ma buttandola sul ridere a questo punto l’azzurra è autorizzata a sperare che il detto "non c’è due senza tre" non si avveri…
Biathlon – Herrmann: “Il silenzio mi ha forse aiutata, ho avuto fortuna”

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