Ventuno. Settantaquattro. Ottantuno con i sette titoli mondiali individuali.
Questi erano i numeri delle vittorie di Therese Johaug già aggiornati dopo il ventesimo chilometro della 30km (31 ufficialmente) classica con partenza in linea di Oslo-Holmenkollen. Invece, contro ogni previsione, l’acume strategico e l’enorme talento di Frida Karlsson ha ribaltato incredibilmente la situazione, "costringendomi" a cancellare un articolo già scritto.
La norvegese aveva deciso di scappare in fuga già intorno al quinto chilometro e sembrava aver chiuso la contesa.
L’attenzione si era così ben presto spostata sulla lotta per il podio nella quale rimanevano coinvolte ancora diciannove atlete al ventesimo chilometro. L’azione decisiva è arrivata intorno all’intermedio del 22.5km quando si sono mosse Ebba Andersson e appunto Karlsson dopo aver scelto di cambiare gli sci all’inizio del giro.
Tutto è cambiato quando le due svedesi si sono riportate addirittura a 34" dalla battistrada all’inizio della tornata conclusiva, facendo vacillare le certezze della dominatrice di Coppa del Mondo. Nel disperato tentativo di rimonta, Andersson ha dovuto cedere il passo e gestire il vantaggio sulle inseguitrici per assicurarsi il terzo posto.
Una motivatissima Karlsson ha puntato con grinta Johaug e l’ha ripresa a un chilometro dal traguardo per infilarla in volata nel rettilineo finale. Egregia la strategia delle svedesi, quanto sciagurata la scelta di forzare troppo in avvio e non cambiare gli sci della norvegese.
La ventunenne di Sollefteå, che veniva da una stagione difficile dopo essere esplosa con le medaglie dei Mondiali di Seefeld 2019, ha scelto il tempio dello sci nordico, reso spettrale dall’assenza di pubblico per misure di prevenzione contro il Coronavirus, per salire sul gradino più alto del podio per la prima volta. Era dal 2010 che la Norvegia vinceva la più gara simbolo dello sci di fondo al femminile, mentre la Svezia non ci era mai riuscita.
Svedesi in grande spolvero con la miglior Charlotte Kalla della stagione a conservare il quarto posto, resistendo al ritorno del gruppone regolato da Natalia Nepryaeva, quinta, davanti a Katharina Hennig, sesta, Kerttu Niskanen, settima, Anamarija Lampic, ottava, Anne Kyllönen, nona, e Nadine Fähndrich, decima. Nessuna delle altre norvegesi nelle prime posizioni.
Per nulla soddisfacente la prestazione delle due azzurre impegnate in gara. Caterina Ganz, la quale bisogna assolutamente recuperare, ha chiuso quarantesima. Sara Pellegrini ha terminato quarantatreesima senza riuscire a tradurre i buoni risultati di Opa Cup in una gara da prime trenta posizioni nel circuito di vertice.
Domani scenderanno in pista gli uomini impegnati nella classicissima 50km.
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FONDO – Frida Karlsson spezza il dominio di Johaug in un finale incredibile nella 30km di Oslo-Holmenkollen

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