Il lungo viaggio tra mille difficoltà, con confini che chiudevano e la paura di non poter arrivare, che si sommava alle preoccupazioni di un periodo difficile per l’intera nazione. Poi l’arrivo in Canada, migliaia di chilometri lontano da casa e dagli affetti, e la voglia di non gareggiare, così come i suoi colleghi. Il caos, i dubbi, le domande su cosa avrebbe fatto la FIS e infine la cancellazione. Quella appena conclusa non è stata certo una settimana che Pellegrino classificherà tra le più belle della sua carriera professionale.
L’azzurro si è sfogato attraverso l’ufficio stampa della FISI, attaccando la Federazione Internazionale, così come hanno fatto altri suoi colleghi: «Sono stati giorni concitati – ha esordito – la situazione in Italia è drammatica e all’estero non si rendono pienamente conto di ciò che stiamo vivendo. Quanto successo a noi dello sci di fondo è stato abbastanza incredibile. Nonostante fosse chiara la situazione, la FIS ha insistito nel tranquillizzare e garantire sicurezza a tutte le nazioni, per partecipare alle gare conclusive in Canada e Stati Uniti. La nostra federazione ha deciso di prendere parte alla trasferta nonostante tanti dubbi, perché è prevalso il senso del dovere».
Quindi le giornate concitate: «Martedì sono partito per il Canada con il resto dello staff, più o meno in coincidenza con l’uscita del nuovo decreto del Presidente del Consiglio che fermava praticamente la nazione. Nel frattempo, però, le cose sono peggiorate ulteriormente e, quando siamo arrivati a destinazione, ci siamo resi conto che anche le altre nazioni avevano i nostri dubbi. Noi abbiamo deciso di tornare in Italia e pure gli altri ci hanno seguito. Sicuramente la Federazione Internazionale è stata troppo titubante, non si è resa conto, ha voluto aspettare giorno dopo giorno l’evolversi della situazione e alla fine le gare sono state annullate perchè praticamente non erano rimasti iscritti».
Con un complicatissimo viaggio a vuoto, quindi, si è conclusa la stagione di Federico Pellegrino: «La stagione si è quindi conclusa e per quanto riguarda il lato agonistico ho finito al quarto posto nella classifica sprint, nella quale puntavo al podio per il quinto anno di fila. Non nascondo che avrei voluto regalare un sorriso ai nostri connazionali cercando di fare al meglio il mio lavoro, purtroppo non è andata così. Cercherò di dare un supporto agli altri da casa per quanto possibile».
Fondo – Federico Pellegrino racconta una settimana assurda: “La FIS è stata troppo titubante, non si è resa conto della situazione”

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