Biathlon | 21 maggio 2020, 10:35

Biathlon - Mazet ancora in Francia, così anche Johannes Bø scopre le lezioni a distanza

Il campione norvegese ha ripreso ad allenare il tiro, viene filmato così Mazet può analizzare la sessione e dare poi consigli all'atleta via Skype; Bø: "È come entrare in classe senza trovare l'insegnante"

Biathlon - Mazet ancora in Francia, così anche Johannes Bø scopre le lezioni a distanza

Dopo aver fatto il bravissimo papà negli ultimi mesi, Johannes Bø è tornato ad allenarsi al poligono, dando ufficialmente il via alla sua preparazione verso la stagione 2020/21. Il vincitore di tre ori al Mondiale di Anterselva (mass start, staffetta mista e single mixed relay) ed autore di uno splendido back to back nella classifica generale della Coppa del Mondo, pur avendo saltato ben due tappe, ha effettuato le sue prime sessioni di tiro.

Ha iniziato all’Olympiatoppens, ad Oslo, insieme all’allenatore Egil Kristiansen, poi ha scoperto anche le lezioni online, eseguendo alcuni lavori ordinati da Siegfried Mazet, rimasto in Francia per l’emergenza coronavirus. Presso la Norges Idrettshøgskole, Johannes Bø doveva ottenere 450 punti con 60 tiri, compito superato abbastanza agevolmente con un 472.9. Soltanto Bare Vetle Sjåstad Christiansen ha fatto meglio di lui.

Un’esperienza particolare quella vissuta da Johannes Bø, che come tanti studenti, ha in qualche modo scoperto le "lezioni" online. «Non ho mai fatto allenamento a distanza prima d’ora. È un po’ come entrare in classe senza trovare l’insegnante presente. Siegfried è in ufficio a casa, mentre io sono qui al lavoro», ha scherzato nell’intervista a VG.   

Tutti gli atleti della nazionale sono in contatto con Mazet via telefono e Skype. Inoltre vengono costantemente filmati nel corso dell’allenamento, per poi mandare i video all’allenatore francese, che è così in grado di analizzare il lavoro svolto e correggere eventuali errori quando si mette in contatto con gli atleti.

«Ho parlato con lui ieri sera – ha affermato Johannes Bø ancora a VG – poi mi chiamerà dopo la sessione di oggi. È come se fosse presente. Ieri abbiamo parlato della sessioni e fatto delle valutazioni. Inoltre, ho anche apportato alcune modifiche alla posizione di tiro, di cui abbiamo parlato. “Siggy” (Siegfried Mazet, ndr) è molto attivo e ci segue, quindi siamo consapevoli che ci stiamo allenando. In ogni caso, per ora le cose stanno andando bene, anche perché siamo nella fase in cui torniamo a prendere confidenza col tiro. È più importante che Siegfried sia presente tra un paio di mesi, quando avremo già superato questa fase e inizieremo a ottimizzare l’allenamento».

Infine il fenomeno norvegese ha parlato del periodo di vacanza, nel quale ha fatto il buon papà e non si è concesso molti vizi: «Di solito ti lasci andare dopo la stagione e la differenza è enorme rispetto alla dieta rigorosa e l’esercizio fisico eseguito tra ottobre e marzo. Quest’anno la differenza non è stata molto grandi, in quanto ci sono state poche opportunità di lasciarsi andare con viaggi o celebrazioni, a causa della pandemia. Ad aprile ho anche fatto oltre diecimila passi al giorno (spingendo il passeggino del piccolo Gustav, ndr) – ha proseguito scherzando – può essere quello che mi ha tenuto in forma. È stato un periodo in cui sono stato più attivo del solito per questa stagione, conducendo anche uno stile di vita sano. Poche scuse e niente vacanze».

G.C.

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