Sci di fondo | 04 giugno 2020, 14:19

Divieto prodotti fluorurati - Johaug: "Confido sui controlli, perché se qualcuno dovesse barare ci sarebbero divari pazzeschi"

La norvegese ha espresso la propria opinione sul divieto che è stato imposto dalla FIS; Bjervig: "Con il fluoro si guadagna fino a un minuto su una 15km"

Foto di Michele Gaspari

Foto di Michele Gaspari

È ormai chiaro che il prossimo anno i prodotti fluorurati da utilizzare sotto gli sci saranno vietati, anche potrebbe essere consentita una loro presenza in minima parte, forse per dover evitare di buttare degli sci lavorati con questi prodotti da tanti anni. A questo punto l’attenzione di tutti è quindi rivolta ai dispositivi di controllo, che dovranno inibire chi pensa di poter barare.

Molto attenta alla questione la leader del movimento femminile, Therese Johaug, che confida molto bella buona riuscita dei controlli: «Sarà interessante scoprire come riusciranno a risolvere questo. Spero che il sistema di controllo sia affidabile, ma confido sul fatto che ci riusciranno. Se qualcuno dovesse barare, potrebbe portare a dei divari pazzeschi».

Infatti, secondo il responsabile del fondo norvegese, Espen Bjervig, la differenza tra uno sci lavorato con prodotti fluorurati e uno che ha utilizzato un altro tipo di materiale è oggi enorme: «In casi estremi la differenza potrebbe essere addirittura di un minuto su una 15km. I produttori stanno trovando dei prodotti sempre migliori, ma il fluoro resta ancora quello più veloce. In ogni caso stiamo ricevendo dei segnali positivi sul fatto che il metodo di controllo dovrebbe funzionare. Con una pistola “sparano” sullo sci e il risultato viene immediatamente visualizzato. Se lo sci di un atleta dovesse risultati positivo al test effettuato prima della partenza, a questo non sarebbe permesso di partecipare. Ovviamente ci sarà sempre qualcuno che cercherà di imbrogliare, ma se il metodo di controllo dovesse funzionare, allora le cose dovrebbero andare bene. Ma certamente ci sarà chi ci proverà sempre».

Alcuni atleti, tra i quali Johaug, si chiedono se sci lavorati in passato con prodotti fluorurati, possano ancora risultare positivi: «Dobbiamo assicurarci che ciò non accada – ha affermato Bjervigper questo motivo c’è la possibilità che nella prima stagione possa essere consentito un limite più alto. In ogni caso la grande domanda oggi è se il metodo di controllo funzionerà». 

G.C.

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