Sci di fondo | 04 giugno 2020, 12:17

Fondo - La Norvegia femmininile torna al lavoro ed è subito polemica: "Non rispettata la distanza di sicurezza"

Una troupe di NRK ha seguito l'allenamento della squadra femminile ad Oslo, riscontrando diverse violazioni alle regole stabilite dai responsabili dello sci di fondo norvegese

Fondo - La Norvegia femmininile torna al lavoro ed è subito polemica: "Non rispettata la distanza di sicurezza"

Ha ripreso a lavorare la nazionale norvegese femminile di fondo. A cinque mesi dall’ipotetico via della stagione, coronavirus permettendo, Johaug e compagne si sono ritrovate a Oslo per il primo raduno. Assente Ingvild Flugstad Østberg, come vi avevamo già scritto ieri, le altre si sono allenate assieme anche sugli skiroll.

Sono però subito esplose le prime polemiche. Una troupe di NRK e alcuni fotografi, infatti, hanno seguito dal vivo la sessione di allenamento, facendo notare che non sono state sempre rispettate le distanze di sicurezza richieste dalle restrizioni stabilite dalla stessa federazione norvegese di fondo. Raramente le atlete hanno girato a due metri di distanza, ma soprattutto in una foto diffusa da “Stella Pictures” si possono notare Therese Johaug e Hedda Östberg Amundsen avanzare a spinta affiancate. In realtà lo stesso hanno fatto anche le altre atlete della squadra.

Espen Bjervig, team manager della nazionale, non ha cercato giustificazioni: «Nell’allenamento odierno non siamo riusciti a rispettare le nostre regole. È difficile, ma dobbiamo impegnarci nel mantenere delle distanze maggiori. L’episodio di oggi non è stato positivo. So che rispettare le restrizioni possa essere molto impegnativo, ma seconto che tutti sono motivati nel farlo».

Anche il medico Øystein Andersen, che ha aggiunto delle regole extra per lo sci di fondo rispetto ad altri sport, biathlon compreso, ha concordato sul fatto che le regole siano state violate: «Peccato. Durante questo allenamento bisognerebbe mantenere due metri di distanza. Il mio compito è valutare il rischio e sappiamo che la distanza è un mezzo importante per ridurre le possibilità di infezione. Quindi deve essere rispettato».

Va detto che mantenere costantemente una distanza di due metri non è certo facile. Anche perché non tutte le atlete hanno lo stesso passo, quindi ci possono stare dei sorpassi. Immaginiamo che se dei fotografi dovessero recarsi nei campi di allenamento di altre squadre nazionali, molto probabilmente riscontrerebbero in determinati momenti le stesse violazioni.

G.C.

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