Sci di fondo | 18 luglio 2020, 12:45

A Sovere sono al lavoro: Covid permettendo, il 19 settembre appuntamento con il Trofeo Penne Nere

Il CO organizzatore del Trofeo Penne Nere, guidato da Daniele Martinelli, sta preparando il classico evento estivo dello skiroll; ovviamente è tutto legato all'evolversi della pandemia

A Sovere sono al lavoro: Covid permettendo, il 19 settembre appuntamento con il Trofeo Penne Nere

Il Comitato Organizzatore del Trofeo Penne Nere di Sovere è già al lavoro per assicurare anche quest’anno il regolare svolgimento di una delle grandi classiche dello skiroll. Un appuntamento fisso che ogni settembre permette agli atleti azzurri – e non solo – di mettersi alla prova in un confronto sempre molto importante, per rendersi conto delle condizioni di forma a fine estate. Nella passata stagione a vincere un’inedita gara in skating, dal momento che solitamente si gareggia in classico, sono stati Daniele Serra e Greta Laurent. Quest’anno, però, si tornerà a gareggiare in alternato.
    
L’obiettivo dichiarato da Daniele Martinelli è quello di far disputare la gara il prossimo 19 settembre. Già individuato il percorso, con partenza da Rogno, fortemente voluta dal sindaco Molinari. Ovviamente, però, bisognerà fare i conti con l’emergenza covid-19, quindi si dovrà capire quale sarà la situazione della pandemia il prossimo settembre e quali ricadute essa potrà avere sulla competizione. Al momento, ovviamente, di certo c’è solo il percorso già scelto, la data e la tecnica, il classico. Poi, seguendo anche le restrizioni, si capirà se sarà possibile far disputare una gara con partenza in linea oppure a cronometro e se l’evento sarà valido per la Coppa Italia o sarà considerato una gara promozionale.

Certa è la voglia di Daniele Martinelli, del GSA Sovere, US Rogno e Paolo Carrara, che collaborano all'organizzazione della manifestazione, di preparare come sempre un grande evento, se l’emergenza covid-19 lo permetterà. Ovviamente, se tutto dovesse andare per il meglio, saranno invitate le squadre azzurre, i corpi sportivi militari e anche i comitati regionali. Non c’è che attendere, quindi, nella speranza arrivi qualche bella notizia e si possa tornare a respirare il clima da gara.  

Giorgio Capodaglio

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