Sci di fondo | 14 agosto 2020, 18:10

VIDEO - La Valfurva ha festeggiato i suoi atleti Furicc

Tantissimi atleti che hanno onorato la Valfurva in Italia e all'estero sono stati premiati nell'evento che si è svolto mercoledì sera nella Piazza delle scuole di Sant Antonio

Foto FISI

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Con una sfavillante sfera di cristallo approdata per il terzo anno a Sant Antonio Valfurva presso il domicilio di Via Canton del campione del mondo di skialp Robert Antonioli, la Valfurva non poteva non festeggiare i suoi atleti “Furicc”, alias i suoi campioni “made in  Valfurva”.

Festa per Robert  che ha “spoilerato” il suo sogno di tentare in futuro un 8000 metri, ma non solo visto che la valle che ha dato i natali a Deborah Compagnoni è per davvero una fucina di talenti sportivi. Dallo sci alpinismo allo sci da fondo, passando per il biathlon, la corsa in montagna e lo sci alpino, questo territorio che conta poco più di 2500 abitanti sparsi nelle varie  frazioni - Cadalberto, Canareglia, Fantelle, Madonna dei Monti, Niblogo, Plazzanecco, Plazzola, San Gottardo, San Nicolò, Santa Caterina, Sant'Antonio, Teregua, Uzza - può vantare le eccellenze dello sport italiano legato alla montagna. E così, nel rispetto delle leggi del dpcm inerente al distanziamento sociale, mercoledì sera nella Piazza delle scuole di Sant Antonio, i rappresentanti sportivi e politici del Comune e Proloco della Valfurva, hanno reso omaggio ai propri atleti che si sono distinti durante quest’ultima travagliata stagione agonistica invernale.  

Ad aprire la serata il saluto via mail da parte della leggenda dello sci alpino Deborah Compagnoni che tra i tre ori e un argento olimpici e i tre  ori mondiali, più volte è stata l’esempio della tenacia e della rinascita. “Mi dispiace davvero molto non essere presente, mi avrebbe fatto piacere vedere e forse premiare alcuni dei nostri grandi atleti. In questo particolare momento saluto tutte le persone presenti, dicendo di non mollare mai! A me è successo di trovarmi a terra durante la mia carriera, ma la voglia di raggiungere il traguardo mi ha sempre fatto “rinascere” da gravi infortuni. Sarà per la prossima volta, se mi invitate ancora, anche perché sicuramente vinceranno ancora tanto, loro che sono così giovani”.

Così Deborah tramite il messaggio letto al pubblico dal vulcanico speaker della serata, Stefano Faifer. Dopo un breve saluto da parte del Vicesindaco della Valfurva  Luca Bellotti e Daniele Compagnoni (Proloco Valfurva), ex allenatore del Comitato Alpi Centrali di sci di fondo premiato a sorpresa dai suoi ragazzi, ecco la sfilata sul palco dei vari campioni. Ad aprire “le danze” la furiccia di adozione, Anna Rossi creatura dello Sci Club Primaluna ed ora atleta in forza al C.S Carabinieri inserita nella Nazionale Under 20. Ovazione per la chiamata dell’olimpionico di Pyeongchang 2018, Mirco Bertolina, Carabiniere fondista azzurro, rinomato anche per la sua simpatia che non ha voluto tradire svelando il segreto, non pubblicabile, della vittoria alla Gran Fondo della Val Casies 2020.

Aspetto divertente della serata, le domande dal pubblico pervenute via messaggio al cellulare dello speaker, il quale con la verve goliardica che lo contraddistingue non si è fatto mancare le curiosità più disparate. Ad esempio allo stesso Bertolina ha chiesto se ora che suo nipote Francesco Manzoni passerà tra i senior, visto il temuto confronto, non gli passerà più gli sci migliori. “Certo che no” ha risposto prontamente Bertolina accogliendo sul palco con un bel sorrisone il nipote Checco Manzoni premiato come primo fondista della Valfurva ad aver vinto una medagli ai mondiali juniores. Al fianco di Manzoni il compagno di quel memorabile mondiale di Oberwiesenthal dove la staffetta maschile vinse la medaglia di bronzo in staffetta, Michele Gasperi, residente nella vicina Valdidentro ma applaudito e riconosciuto dallo sportivissimo popolo “furiccio”. 

Nel ricordo di quella indimenticabile giornata del 6 marzo in cui Manzoni e De Gasperi al fianco di Davide Graz e Giovanni Ticcò vinsero il bronzo, la Valfurva non ha voluto dimenticare nemmeno quest'ultimo, “mezzo sangue furiccio”, nipote del grande olimpionico di sci di fondo ormai splendido 94enne, Ottavio Compagnoni. Commovente il video messaggio apprezzato da tutta la piazza nel quale nonno Ottavio trasferitosi da tempo in Trentino, al fianco del nipote Giovanni, saluta la sua Valfurva rivendicando bonariamente il dna ereditato dal simpatico nipote Giovanni che a sua volta ha salutato in dialetto furiccio.

Dalle medaglie mondiali dello sci di fondo, ai due podi in Ibu Cup Junior del biathleta Michele Molinari che sfrutta l’altissima quota dell’albergo di famiglia, l’Hotel Folgore  el Passo dello Stelvio, allo sciatore di sci alpino Federico Gurini, che ha preceduto sul palco delle premiazioni la campionessa locale di corsa in montagna Elisa Compagnoni  premiata dallo sportivo speciale più volte a medaglia negli Special Olympics, Simone Mollea finisher anche della Maratona di New York. E poi la lunga lista dei campioni dello sci alpinismo, aperta con il campione italiano alle Alpiniadi 2020, Walter Trentin, seguito dall’accoppiata Giulia Compagnoni (C.S Esercito) e la giovane promessa oro mondiale Junior, Samanta Bertolina, più a suo agio sugli sci che non nei panni di interprete dell’Inno di Mameli. Assente giustificato, l’oro europeo sprint e vertical di categori  Stefano Confortola.

Il grande finale è stato tutto per il Re della Valfurva Robert Antonioli padrone dello scialpinismo mondiale e fresco detentore del record delle 13 Cime del comprensorio dell’Ortles-Cevedale. Impresa messa a segno al fianco dell’amico e collega Andrea Prandi, numero uno in quelle battaglie della vita che davvero contano. A loro il plauso finale della piazza di Sant Antonio Valfurva e di tutti i rappresentati delle 8 associazioni sportive del territorio dell’Alta Valle che con passione e dedizione forgiano sportivi. 

 

Katja Colturi

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