Biathlon | 12 settembre 2020, 14:29

Emergenza Covid-19 e restrizioni: due buone notizie da Austria e Svizzera

In Austria si è deciso di far disputare eventi all'aperto con un massimo di tremila spettatori; in Svizzera, invece, nessuna quarantena per gli atleti di casa e forse anche per gli stranieri

Emergenza Covid-19 e restrizioni: due buone notizie da Austria e Svizzera

La notizia della cancellazione dell’IBU Cup Junior di biathlon e della prima parte della prossima IBU Cup è soltanto l’ultima delle news che hanno sicuramente deluso gli appassionati. Tante le competizioni ancora in dubbio, mentre molte altre sono state già cancellate, comprese le Universiadi.

Eppure in alcune nazioni qualcosa si sta muovendo nel tentativo di salvare la stagione sportiva, non soltanto invernale. Questo premettendo sempre che l’emergenza covid-19 ci ha già insegnato a non trarre mai giudizi o idee affrettate, perché tutto può sempre cambiare da un momento all’altro.

Dall’Austria però arrivano delle buone notizie. Il governo austriaco ha infatti reso pubbliche le restrizioni per gli eventi pubblici che si svolgeranno nel corso del periodo invernale. Il numero di spettatori ammessi a spettacoli o eventi sportivi sarà ridotto a 1500 al chiuso e 3000 all’aperto, quando ovviamente potranno essere assegnati i posti. Gli eventi che si svolgeranno in presenza di un pubblico mobile (in piedi) saranno costretti a limitare la partecipazione a 50 persone all’interno e 100 all’aperto. 

A questo punto, per esempio, se dovesse regolarmente svolgersi la tappa della Coppa del Mondo ad Hochfilzen, all’interno dello stadio potrebbero entrare fino a tremila persone, con altre 100 a bordopista. Stesso discorso quindi per le gare di salto a Bischofshofen e Innsbruck e per la combinata nordica a Ramsau e Seefeld. Ovviamente, però, bisognerà poi capire se ci saranno restrizioni per gli atleti stranieri. Riusciranno tutti ad entrare regolarmente in Austria? Questo è un altro discorso.

Sotto questo punto di vista molto importante quanto deciso dal governo svizzero. A partire da lunedì, infatti, nessun atleta svizzero sarà interessato da misure di quarantena al suo ritorno in patria. Ogni fondista, saltatore o biatleta, quindi, potrà viaggiare ovunque in Europa, senza doversi sottoporre a misure di isolamento al suo ritorno. L’unica condizione è quella di partecipare a un evento che attui misure sanitarie rigorose.

Il Consiglio federale non si è ancora pronunciato su un’eventuale quarantena riguardante gli atleti stranieri in arrivo in Svizzera, ovviamente fondamentale per ciò che accadrà nella prossima stagione, visto il paese rossocroaciato sarà ad esempio il punto di partenza del Tour de Ski. La sensazione, però, è che anche agli atleti stranieri sarà molto probabilmente applicata la stessa regola valida per gli svizzeri. Ciò rappresenterebbe un passo avanti molto importante.

G.C.

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