Sci di fondo | 18 settembre 2020, 16:41

Fondo - Coppa del Mondo: FIS verso il piano A rispettando il programma originale, ma con due tamponi a settimana

Pierre Mignerey ha comunicato ai direttori tecnici che il Comitato della Coppa del Mondo proporrà al Consiglio della FIS di seguire il Piano A rispettando il programma originale, ritenendolo meno rischioso del B

Foto di Flavio Becchis

Foto di Flavio Becchis

Il Comitato della Coppa del Mondo di Fondo presso la FIS vuole proporre al Consiglio FIS di seguire il piano A e rispettare così il programma originale della Coppa del Mondo, chiedendo però a tutti i team di fare un sacrificio importante, sottoponendo gli atleti a due tamponi alla settimana.

Fin dall’inizio la FIS ha tenuto sul tavolo tre piani. Il Piano A prevede il regolare svolgimento della Coppa del Mondo secondo il programma attuale; il Piano B ridisegna il programma in modo che più gare di fila siano disputate in uno stesso paese per ridurre i viaggi; il Piano C è invece la cancellazione dell’intera Coppa del Mondo 2020/21.

Mercoledì scorso Pierre Mignerey, direttore della Coppa del Mondo FIS, ha organizzato un incontro via web con i rappresentanti di tutte le nazionali, dove ha annunciato ai presenti la volontà di andare sul Piano A. Molti sono rimasti sorpresi da questo annuncio, ma il Comitato ha spiegato che la FIS giudica più rischioso il Piano B. Se ad esempio la Norvegia fosse designata per ospitare più tappe consecutive e la situazione dell’emergenza covid-19 dovesse peggiorare improvvisamente nel paese, sarebbe difficile per la FIS trovare una nuova soluzione e si rischierebbe così di perdere più gare. Invece il piano A apparirebbe più flessibile.

Ci sarà un protocollo da seguire, come nel calcio, nel quale saranno indicate diverse zone attorno all’area di gara alle quali non si può fare accesso senza essere stati testati. Tanti saranno i controlli sul covid-19, anche se, come riferito dall’allenatore della nazionale svedese Anders Byström, ciò complicherà non poco le cose ai team: «Sembra che ci saranno addirittura due test a settimana, perché devi farlo prima della partenza e una volta sul posto. Per noi sarebbe una spesa che in precedenza non avevamo previsto a bilancio. I test sono piuttosto costosi, il nostro medico ci ha riferito che costano circa tra i 100 e i 150 euro. Solitamente tra staff tecnico e atleti siamo 35 persone, quindi vorrebbe dire una grande spesa». Sarà poi molto importante gestire al meglio i viaggi, ma non sarà facile trovare delle soluzioni adeguate per ogni tappa. Nonostante ciò, Byström è felice che il Comitato della Coppa del Mondo FIS voglia provarci: «È bello sentire che ritengano possibile lo svolgimento di tutte le gare. Vogliamo competere».

Il Comitato della Coppa del Mondo FIS ora presenterà la proposta del Piano A al Consiglio FIS. Lì dovrà ottenere il via libera prima affinché il piano diventi realtà. Ma raramente il Consiglio va contro i Comitati. Solitamente infatti le commissioni elaborano delle proposte che devono solo essere confermate dal Consiglio. Insomma la sensazione è che almeno inizialmente si possa andare con il programma originale della Coppa del Mondo, per poi adattarsi nel corso della stagione a seconda di come evolverà l’emergenza Covid-19, sognando poi la possibilità di un vaccino entro l’inverno che ovviamente cambierebbe tutto.

G.C.

Ti potrebbero interessare anche: