Sci di fondo | 07 ottobre 2020, 16:53

Flavio Roda sulla ripresa delle gare: "Stiamo lavorando a un protocollo che dia sicurezza ma sia anche facile da attuare"

Il presidente della FISI a Fondo Italia: "Corriamo il serio rischio che alcuni giovani possano decidere di smettere"

Flavio Roda sulla ripresa delle gare: "Stiamo lavorando a un protocollo che dia sicurezza ma sia anche facile da attuare"

È un periodo complicato a causa dell’emergenza covid-19, che ha portato la FISI a sospendere tutta l’attività da marzo a giugno e rinunciare alle competizioni nazionali e internazionali nel corso dell’estate, nella quale hanno invece ripreso regolarmente a svolgersi i raduni delle squadre in vista della stagione 2020/21, che porterà la Federazione Italiana Sport Invernali ad ospitare anche il Mondiale di sci alpino a Cortina. Eppure quella di ieri è stata una giornata importante per la FISI, finalmente di festa, perché si sono svolti a Milano diversi eventi per festeggiare il centenario della Federazione.

Una grande emozione per il presidente Flavio Roda, che si è gentilmente fermato al microfono di Fondo Italia al termine della conferenza stampa che ha aperto il Media Day: «Provo una certa emozione nel pensare che quest’anno si celebri il centenario della FISI ed io sia qui nella veste di presidente. Per me è qualcosa di particolare. Allo stesso tempo mi fa piacere perché la federazione sta lavorando bene in un momento non semplice».

Il presidente Roda ha quindi parlato del momento storico che stiamo vivendo, ammettendo di non temere che alcuni atleti possano scegliere gli sport che in estate, al contrario della FISI, hanno regolarmente organizzato le loro competizioni, ma che in questo periodo tanti ragazzi possano scegliere di abbandonare l’attività sportiva. «In estate le nostre competizioni era quelle di sci d’erba e skiroll, così abbiamo scelto di interrompere l’attività agonistica permettendo ai nostri atleti di allenarsi e tutelarli in vista dell’inizio della loro stagione. In realtà secondo me non c’è solo il rischio che alcuni giovani possano passare ad altri sport, che magari in estate hanno regolarmente disputato gare, ma quello molto più grave che molti ragazzi possano decidere di smettere. Temo molto quest’ultima cosa. Se noi andiamo a rivedere non è stata una situazione facile quando i giovani hanno dovuto seguire le lezioni da casa, perché l’atleta di alto livello sa gestirsi nell’attività anche da solo, mentre i più giovani devono viverla assieme, hanno bisogno di quel lato dello sport unitario e di condivisione. Senza queste due cose viene meno anche lo stimolo».

Fondamentale quindi riprendere le gare, anche quelle giovanili. Per questo motivo la FISI sta lavorando a un protocollo. «Lo stiamo preparando assieme alla commissione medica – ha spiegato Roda – abbiamo già una bozza. Abbiamo tempo, le gare iniziano a dicembre e dovrebbe essere pronto per novembre. Vogliamo un protocollo che dia sicurezza dal punto di vista sanitario, ma che allo stesso tempo non sia troppo restrittivo, altrimenti sarebbe difficile da attuale. Abbiamo tenuto presente alcuni punti fondamentali come distanziamento, mascherine e controllo temperatura all’ingresso dei campi di gara».

Infine il numero uno della FISI ha parlato anche della scelta di puntare molto sui giovani nelle nazionali di sci nordico e biathlon: «Abbiamo provato a sviluppare un progetto legato ai giovani in sci di fondo, biathlon, salto e combinata nordica, perché negli ultimi anni ritengo sia stata trascurata l’attività giovanile. Con un grande lavoro sui giovani si può far crescere anche l’alto livello».

GUARDA LA VIDEO INTERVISTA A FLAVIO RODA

 

 

Giorgio Capodaglio

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