Sci di fondo | 25 ottobre 2020, 14:42

DPCM del Governo: "Gli atleti stranieri possono entrare in Italia senza quarantena"

Nel nuovo DPCM del governo non vi è alcuna limitazione per atleti e tecnici provenienti da paesi stranieri per i quali è previsto l'obbligo di quarantena oppure vi è il divieto di ingresso in Italia

Foto di Flavio Becchis

Foto di Flavio Becchis

Nel nuovo DPCM del governo arrivano notizie molto confortanti riguardo le manifestazioni sportive di carattere internazionali. Agli atleti stranieri (ma anche tecnici, giudici, commissari di gara ed accompagnatori) provenienti da paesi per i quali l'ingresso in Italia è vietato oppure vige l'obbligo di quarantena, sarà permesso entrare nel nostro paese per partecipare a competizioni internazionali, ovviamente dopo un test molecolare o antigenico entro 72 ore dall'arrivo in Italia.

Il DPCM è in vigore fino al 24 novembre 2020, ma ovviamente rappresenta già una buona notizia per Val di Fiemme, Dobbiaco, Anterselva, Val Ridanna e le altre località italiane che ospiteranno gare internazionali nel corso dell'inverno. Un divieto avrebbe potuto anche allarmare FIS ed IBU, come accaduto per esempio con Östersund per la Coppa del Mondo di biathlon, e mettere a rischio il regolare svolgimento delle competizioni.

Ecco di seguito cosa è scritto nel decreto del Governo: «Al fine di consentire il regolare svolgimento delle competizioni sportive di cui alla lettera e), che prevedono la partecipazione di atleti, tecnici, giudici e commissari di gara, e accompagnatori provenienti da Paesi per i quali l'ingresso in Italia è vietato o per i quali è prevista la quarantena, questi ultimi, prima dell'ingresso in Italia, devono avere effettuato un test molecolare o antigenico per verificare lo stato di salute, il cui esito deve essere indicato nella dichiarazione di cui all'articolo 5, comma 1, e verificato dal vettore ai sensi dell'articolo 7. Tale test non deve essere antecedente a 72 ore dall'arrivo in Italia e i soggetti interessati, per essere autorizzati all'ingresso in Italia, devono essere in possesso dell'esito che ne certifichi la negatività e riporti i dati anagrafici della persona sottoposta al test per gli eventuali controlli. In caso di esito negativo del tampone i soggetti interessati sono autorizzati a prendere parte alla competizione sportiva internazionale sul territorio italiano, in conformità con lo specifico protocollo adottato dall'ente sportivo organizzatore dell'evento».

Al momento sono però previste le porte chiuse. «Restano consentiti soltanto gli eventi e le competizioni sportive, riconosciuti di interesse nazionale, nei settori professionistici e dilettantistici, dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato italiano paralimpico (CIP) e dalle rispettive federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva, ovvero organizzati da organismi sportivi internazionali, all'interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse ovvero all'aperto senza la presenza di pubblico, nel rispetto dei protocolli emanati dalle rispettive Federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate ed enti di promozione sportiva; le sessioni di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti, degli sport individuali e di squadra partecipanti alle competizioni di cui alla presente lettera sono consentite a porte chiuse, nel rispetto dei protocolli emanati dalle rispettive federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate ed enti di promozione sportiva».

Giorgio Capodaglio

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